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300 ESPOSITORI ED 800 AZIENDE
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Paestum Wine Fest 2024, successo per la XIII edizione: 24mila presenze al Next
Comunicato Stampa
29 marzo 2024 13:56
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Standing ovation per la tredicesima edizione Paestum Wine Fest 2024 che registra importanti numeri e presenze che rimettono già in moto la macchina organizzativa per il 2025. Con 24.000 visitatori, 7.500 operatori Ho.Re.Ca, 300 espositori e 800 aziende , Paestum Wine Fest 2024 conclama il successo grazie al lavoro sinergico di Angelo Zarra, Ceo Paestum Wine Fest, Alessandro Rossi, direttore ‘Paestum Wine Fest, Ottavio Gabriel Sorrentino e Francesco Balbi, co-fondatori Paestum Wine Fest, con l’importante patrocinio del Ministero del Turismo, dal Ministero dell’Agricoltura della sovranità Alimentare e delle Foreste, Provincia di Salerno, dalla Regione Campania e Assoenologi Italia, e con il supporto dei partner,  BCC - Banca di Credito Cooperativo di Capaccio Paestum e Serino, Milano Wine Week, Vinoway, Decanto, Spirito Autoctono Media e Bartender Accademy.

Clima ancora caldo per il team organizzativo che ha già anticipato che, nelle settimane, saranno già pubblicate le prossime date di Paestum Wine Fest 2025 per continuare la corsa alla crescita del più grande Salone del Centro e del Sud Italia per alzare l’asticella per diventare il polo delle aziende italiane ed internazionali che intenderanno declinare alla parola business, quelle di opportunità, sviluppo e formazione. A tal proposito, il direttore Rossi, entusiasto dei numeri e del risultato ma guardando ad uno scenario più ambizioso, ha dichiarato: “E’stata un’edizione spartiacque che ha dato modo di far vedere le potenzialità evidenti del Paestum Wine Fest. L’edizione del 2025 cambierà pelle e sarà più performante e sarà certamente più internazionale e parlerà ancora di più di business. Faremo di tutto per accogliere e mettere insieme i più grandi nomi del settore italiano ed estero. Paestum Wine Fest dovrà confermarsi, anno dopo anno, il più grande Salone del Centro e del Sud Italia, inteso come contenitori di idee che con tenace costanza verranno sviluppate e avranno il compito di essere strutturanti, sotto il profilo commerciale, ma soprattutto e sempre di più, cercheremo di coinvolgere il B2C per la formazione dei giovani. Business sì, ma con un occhio attento alle nuove generazioni”.

Emozioni e applausi per la Cerimonia di Premiazione del Paestum Wine Fest, condotta dallo show-man Marco Di Buono per l’assegnazione di numerosi riconoscimenti ai personaggi ospiti della manifestazione che hanno reso grande l’Italia del vino. Ad aprire la passerella per consegna dei vari riconoscimenti è stato Paolo Lauciani (Premio alla Carriera), sommelier e narratore del vino, seguito da Charlie Arturaola (Premio Ambasciatore del Vino Italiano nel Mondo), noto sommelier statunitense e formatore poliglotta del vino nonché uno dei migliori palati al mondo secondo American Sommelier Association, Luciano Ferraro (Premio Giornalista Enologico), prestigiosa firma italiana, caporedattore del Corriere della Sera e autore della Guida ai Migliori vini e Vignaioli, Alessandra Moneti (Premio alla Carriera), penna del più curato giornalismo enogastronomico e giornalista Ansa, Elsa Mazzolini (Premio alla Carriera), direttrice del mensile di enogastronomia, della cultura e dell’ospitalità La Madia Travel Food, Cantina Argiano (Premio Migliore Cantina) rappresentata da Bernardino Sani per il suo Brunello di Montalcino, Mario Miano (Premio alla Fiducia), ambasciatore del territorio attento allo sviluppo delle politiche agricole interne della provincia di Salerno, Ottavio Gabriel Sorrentino (Premio Legami),  Davide Gangi (Premio Partner), grande comunicatore della cultura enoica ed enogastronomico e direttore della testata Vinoway e infine l’allievo vincitore del concorso ‘Intrecci - Paestum Wine Fest’ Domenico Soccodato (Premio Intrecci), studente dell'Istituto di Istruzione Superiore "Sacco" di Sant'Arsenio che meglio si è contraddistinto nelle prove di mise en place, servizio vino e preparazione cocktail per la corsa alla borsa di studio valutata alla presenza della giuria rappresentata da Angelo Zarra, ideatore Paestum Wine Fest, Alessandro Rossi, Direttore Paestum Wine Fest, Mimì Minella, Provveditore agli Studi di Salerno, Marta Cotarella, direttrice e fondatrice di progetto Intrecci Accademia di AltaFormazione e Accoglienza, e Chiara Riccardi, direttrice operativa e responsabile coordinamento didattico “Intrecci“, Accademia di Alta Formazione e Accoglienza, consegnata allo studente in collaborazione con la scuola di specializzazione italiana rappresentata dalle sorelle Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, insieme alla Cantina Famiglia Pagano 1968.

Forte interesse, anche per i Monitor che hanno visto la presenza del più importante parterre del mondo del vino con Luciano Pignataro, giornalista impegnato con le più quotate testate e guide di settore, Riccardo Cotarella, enologo italiano di fama internazionale, Nicola Matarazzo, economista ed esperto scientifico, Raffaele Librandi, titolare della storica cantina vinicola Librandi, Giulio Somma, direttore della monumentale testata ‘Il Corriere Viticolo’, l’enologo di fama mondiale Riccardo Cotarella, Federico Gordini, Ceo della Milano Wine Week, Giuseppe Pagano, proprietario della cantina San Salvatore 19.88, Marco Caprai, titolare dell’azienda generazionale Arnaldo Caprai, Enzo Ercolino, docente di marketing manager e direttore generale della Tenuta di Artiminio, Eros Teboni, miglior sommelier del mondo in carica, Vincenzo Russo, professore di psicologia dei consumi e neuromarketing della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM Milano, Leila Salimbeni, direttore editoriale di Spirito diVino, Robert Camuto, giornalista e autore di “Altrove a Sud”, Andrea Gori, giornalista e consulente di comunicazione social e AI, Errico Cecchetti, docente e marketing manager presso BrainLab IULM Milano, Roberto Parodi, giornalista, scrittore e comunicatore contemporaneo, Chiara Giannotti, ideatrice di Vino.tv, Domenico 

Apicella, docente di Diritto del Turismo e della comunicazione nell’Università degli Studi di Salerno, Elisa Fiore Gubellini, fondatrice di “Wine Angels” e Fine Wine Merchant, Daniele Cernilli, direttore responsabile di www.doctorwine.it e curatore della Guida Essenziale ai Vini d'Italia by DoctorWine dal 2014, Helmuth Köcher, presidente e fondatore del Merano Wine Festival, Davide Gangi, direttore della testata Vinoway, Federico Gordini, Alessandro Rossi e Angelo Zarra. Non sono mancati anche i nomi più affermati dell’universo degli Spirits con Francesco Fadda, Roberto Marton, Rocco De Angelis (RDA), Nuccio Caffo, Raffaele Cammarella e Graziano Liguori.

Nomi altisonanti del mondo dell’enologia, della comunicazione e dell’imprenditoria di settore hanno cucito una rete solida di successo, fondamentale per la riuscita del Paestum Wine Fest 2024. Soddisfatto, Angelo Zarra ha dichiarato "Siamo profondamente grati a tutti coloro che hanno partecipato al nostro evento, dimostrando un sostegno prezioso che ha reso possibile la riuscita, non scontata, della manifestazione. Un risultato che mette in evidenza il duro lavoro e la dedizione costante di tutto lo staff. La presenza delle aziende e dei partecipanti ha innalzato l'asticella delle aspettative, permettendoci di poter mettere immediatamente in cantiere le fondamenta per la nuova edizione con un rigenerante e rinnovato entusiasmo. Vogliamo ringraziare in particolare i professionisti della comunicazione che hanno contribuito, con la loro presenza, a diffondere l’operato del comparto vinicolo e degli operatori del settore Ho.Re.Ca. che sono il vero carburante economico della nostra Nazione. Per queste ragioni, siamo certi di poter continuare a promuovere le eccellenze del business italiano in Italia e all’estero, fornendo un valore aggiunto alle aziende che desiderano includere nel loro portfolio prodotti di alta qualità".

Tra le novità di quest’anno, nell'ambito della collaborazione con Poste Italiane, il Paestum Wine Fest ha annunciato anche la realizzazione dell’annullo filatelico realizzato esclusivamente per l'evento, marchio significativo che arricchisce la manifestazione con un simbolo entrato degli annali di una delle aziende simbolo italiane e della comunicazione. Il timbro originale con il logo del Paestum Wine Fest, è stato presentato e offerto ai visitatori, durante i giorni della manifestazione, e sarà possibile visionarlo nel Museo Nazionale di Poste Italiane con esposizione permanente.

In contemporanea, un gruppo della più curata sommellerie italiana selezionato da Matteo Zappile, Official Brand Ambassador ‘Paestum Wine Fest’ è stato coinvolto nel programma ‘Paestum Wine Fest Limited Edition’ con degustazioni esclusive e incontri con produttori. Giornate importanti che si sono concluse con il cerimoniale d’ingresso al primo ed esclusivo Wine Club “Paestum Wine Fest” con la consegna dell’esclusivo cavatappi personalizzato e della bottiglia magnum Gillo Dorfles dell’azienda San Salvatore 19.88, assegnati da Giuseppe Pagano, founder della cantina. E sono Alessandro Zana, Andrea Zamblera, Marco Amato, Gianni Piezzo, 

Mirta Margaglio, Patrizio Pizzi, Alessandro Tupputi, Calogero Milazzo, Alessandro Giani, Leandro Cunha, Carla Scarsella, Francesco Aldieri, Jacopo Dosio, i tredici nomi riuniti nel firmamento Paestum Wine Fest, tutti autori di una pagina inedita della storia della manifestazione. Sull’incontro esclusivo, Matteo Zappile ha dichiarato “E’ stata un’edizione di rinascita e di grande ripartenza, quella di quest’anno, un’edizione che mi sento di dire essere quella pilota con la direzione di Alessandro Rossi. Con onore e dedizione, ho curato il ruolo di selezione e incoming dei migliori sommelier d’Italia. Non potevamo non accendere un faro sull’Aglianico e sul Fiano con un focus di approfondimento sulle macro-aree della Campania. E’ stato un avvenimento importantissimo per valorizzare il territorio. Il prossimo anno ci concentreremo ancora di più su quello che è il percorso dedicato dei sommelier, di conseguenza, andremo a sottolineare ancora di più e ancora una volta l’importanza da dare alla regione, senza tralasciare l’Italia e l’aspetto internazionale”.



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