CAPACCIO. Non conosce tregua il botta e risposta al vetriolo sul Piano di Zona S7, tra il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, e l’assessore alle Politiche Sociali capaccese, Rossana Barretta (nella foto). Alla recente nota stampa del primo cittadino rocchese, che sollecitava il Comune capofila di Capaccio a trasmettere gli atti per assicurare i servizi agli asili nido dell’ambito, è seguita l’immediata replica della Barretta, che riceviamo e pubblichiamo integralmente di seguito: “Le ultime dichiarazioni del sindaco Auricchio sono smentite attraverso da un atto dell’Ufficio di Piano, trasmesso alla Regione Campania nel mese di ottobre 2013. Attraverso la lettura della nota n. 39774 del 31.10.2013, concernente l'obiettivo operativo 6.3 "Città solidali e scuole aperte", per la realizzazione di nidi e micronidi per bambini da 0 a 36 mesi, si rileva chiaramente che l'organico operativo del suddetto Ufficio di ambito ha regolarmente trasmesso, al Settore Assistenza Sociale regionale, quanto segue: il numero di conto della Tesoreria del soggetto capofila - Comune di Capaccio; uno schema riepilogativo con indicazione del codice CUP e del RUP; schede di generazione del CUP trasmesse dai Comuni interessati, nello specifico Albanella, Castel San Lorenzo, Magliano Vetere, Roccadaspide e Roscigno. Tale documentazione può essere visionata presso la sede dell'Ufficio di Piano-Ambito Territoriale S7; tra l'altro, questo materiale è stato inviato nuovamente ai funzionari regionali in data 29.01.2014, al fine di riattivare interazioni istituzionali ed amministrative al riguardo. Inoltre, si fa presente che illegale rappresentante dell’ambito territoriale, dott. Italo Voza, in data 08/04/2014, avendo appreso dai funzionari della Regione Campania della necessità di inviare una propria dichiarazione relativa agli interventi da finanziare, appaltabili direttamente dai singoli Comuni beneficiari, ai fini di un buon andamento amministrativo, ha prontamente attivato lo svolgimento della suddetta procedura. Pertanto, sulla base di quanto sopra descritto, lascio ai lettori le inevitabili conclusioni dell'argomento: inutili bolle di sapone senza alcuna cognizione di causa”.