Attualità
DURO DOCUMENTO PROTOCOLLATO STAMANE
DURO DOCUMENTO PROTOCOLLATO STAMANE
Piano di Zona S7, 16 sindaci e 2 enti contro Capaccio: chiesto nuovo capofila
Alfonso Stile
17 aprile 2014 12:56
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CAPACCIO. Gestione Piano di Zona S7: 16 sindaci e due enti montani contro il Comune di Capaccio. Questa mattina, il primo cittadino di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, da tempo aspramente critico nei confronti dell’attività del compente Ufficio di Piano, ha protocollato un documento presso il municipio di Capaccio Capoluogo, nel quale viene richiesta l’urgente convocazione del Coordinamento istituzionale degli enti dell’ambito per individuare definitivamente un nuovo comune capofila. Questo il testo integrale del documento: “A seguito della grave criticità ed inefficienza in cui versa, ormai da anni, il Piano di Zona, condizione che è stata più e più volte segnalata e denunciata e unanimemente riconosciuta come oggettiva ed insostenibile da pressoché tutti i sindaci dell’ambito territoriale di riferimento, si rende necessaria ed urgente la convocazione del Coordinamento istituzionale per l'adozione di provvedimenti immediati, concreti e necessari al fine di invertire la rotta e uscire dalla situazione di stagnazione in cui si trova attualmente l'Ufficio di Piano. La mancata rendicontazione, più e più volte denunciata, è un fatto gravissimo che ha comportato la perdita di ingentissimi finanziamenti e risorse economiche. Sono andati perduti negli anni, infatti, a causa della mancata rendicontazione, oltre 6 milioni di euro. Il caos contabile e gestionale è un fatto riconosciuto perfino dal Comune Capofila, su cui ricade però l'obbligo relativo, ma che è stato da questi sistematicamente inadempiuto. Il Regolamento di Piano, all’art. 12, prevede espressamente che l'obbligo della rendicontazione relativa alla gestione del fondo d’ambito venga predisposto dal comune Capofila ed approvato dal Coordinamento Istituzionale entro il 30 aprile di ogni anno. Non risulta che ciò sia stato fatto ormai da anni. La conseguenza, come detto, è che molti finanziamenti sono andati perduti proprio a causa della mancata rendicontazione.
L'attività di chiusura della gestione del vecchio ambito, in particolar modo l'invio del Bilancio consuntivo finale da trasmettersi entro il termine prorogato del 28/02/2014, come da ultimo previsto dalla comunicazione della Regione 21323 del 13/01/2014, è stata ancora una volta completamente disattesa da parte del Comune Capofila. La situazione economica e finanziaria, di cui il Comune Capofila si era fatto carico di dare conto e dettaglio, ancora una volta nel corso della riunione del 20/06/2012, non è stata minimamente affrontata e, soprattutto, non è stata minimamente documentata dal Comune di Capaccio, e chiaramente non vi è stata approvazione da parte del Coordinamento istituzionale. Non si conosce nulla, infatti, dei residui e del fondo di cassa. Chiaramente, tale paralisi e inefficienza ha danneggiato gravissimamente i cittadini ricadenti nell’ambito del Piano. per lo più di gente bisognosa con urgente necessità di assistenza e sostegno (borse lavoro, assistenza domiciliare, contrasto alla povertà, disabilità varie, tossicodipendenza, donne in difficoltà, minori etc.), i quali da anni vengono privati di moltissimi servizi essenziali e fondamentali, che per legge sono a carico dell’ Ufficio di Piano.
La situazione, quindi, è molto grave va affrontaata con decisione e risolutezza, perché non è più tollerabile, anche in relazione alle conseguenti responsabilità di carattere erariale e contabile, che potrebebro derivare anche a carico degli amministratori dei comuni associati. Per tali motivi, data l’attuale situazione di stallo e d’inefficienza, che sia affianca ad un’incapacità e mancanza di volontà di affrontare la gestione in maniera coordinata ed efficiente da parte degli organi previsti per legge, si chiede l’urgente convocazione del Coordinamento istituzionale per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: individuazione di nuovo comune capofila”.
Oltre al sindaco di Roccadaspide, il documento è controfirmato dai sindaci di Laurino, Monteforte Cilento, Aquara, Valle dell’Angelo, Roscigno, Castelcivita, Sant’Angelo a Fasanella, Giungano, Sacco, Castel San Lorenzo, Ottati, Controne, Corleto Monforte, Trentinara, Piaggine e le Comunità Montane Calore-Salernitano e Alburni.



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