CAPACCIO-VALLO DELLA LUCANIA. Sei  patteggiamenti, un rinvio a giudizio e un’assoluzione per gli otto indagati coinvolti in un traffico di sostanze stupefacenti destinato prevalentemente ai turisti del Cilento arrestati, il 12 giugno 2013, a seguito di una operazione antidroga messa a segno dai carabinieri del Reparto Operativo di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Confermata la pena, già richiesta nel corso dell’udienza preliminare, a due anni per i capaccesi Giancarlo Rossi e Salvatore Maresca. Il gip del Tribunale di Salerno, Donatella Mancini, ha comminato la pena più alta a Luigi Noviello: due anni e due mesi per il 29enne napoletano, originario di Marano, che si era trasferito a Vallo per sottrarsi alla guerra di camorra in atto nel capoluogo campano. Un anno e 8 mesi invece per Emiliano Carrera, originario di Cava de’ Tirreni ma domiciliato a Vallo per motivi di studio, e Costantino Leo, 25enne titolare di un’agenzia di pompe funebri vallese; un anno e 3 mesi invece la pena per il 32enne Nicola Paparazzo pregiudicato di Casal Velino. Assoluzione per Raffaele Russo assistito dall’avv. Spadafora che aveva scelto il rito abbreviato.  Agli imputati era stata contestata l’associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, trasporto, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, in particolare nelle piazze di smercio di Capaccio, Vallo della Lucania e Casal Velino. Nello scenario era emersa anche la figura di una donna, Susanna Di Feo, sottoposta ad obbligo di firma, che acquistava ingenti quantitativi di droga dagli spacciatori vallesi non per uso personale, bensì per soddisfare le necessità del figlio tossicodipendente. La Di Feo è stata rinviata a giudizio e affronterà il processo davanti al giudice del tribunale di Vallo della Lucania.