AGROPOLI. Decisamente un bel ministro, non c’è che dire. Nell’aspetto e, soprattutto, nella testa. Maria Elena Boschi, ieri sera, ha incantato Agropoli e chiuso la Festa Democratica dell’unità (nelle foto) organizzata dal locale circolo Pd, con il sindaco Franco Alfieri e l’on. Sabrina Capozzolo a fare gli onori di casa in Piazza della Repubblica, gremita per l’arrivo del ministro per le Riforme Costituzionali, i Rapporti con il Parlamento e l’Attuazione del Programma, preceduta nel weekend da Alessia Morani (componente della segreteria nazionale del partito) e da Vincenzo De Luca. E proprio sulla paventata candidatura del sindaco di Salerno alle prossime elezioni regionali, la Boschi chiarisce subito strappando applausi: “De Luca è un ottimo sindaco, Salerno è cambiata molto con lui, ma deciderà il partito, che ha tanti buoni giocatori in campo da schierare; se ci sarà un nome unico e condiviso, tanto meglio, altrimenti si procederà alle primarie, il nostro vero punto di forza, che consentirà alla gente di scegliere democraticamente il candidato migliore, non è più tempo di commissari che calano e impongono nomi dall’alto”. La Boschi, che si è detta “molto contenta di essere ad Agropoli, è la prima volta che vengo qui”, glissa sulle possibili alleanze da stringere per spodestare Caldoro e il centrodestra da Palazzo Santa Lucia, su tutte quella con il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, per sfondare nel capoluogo campano dove De Luca, da sempre, non attecchisce molte simpatie: “Le alleanze politiche si stringono per dar forza ed attuare un programma condiviso, non per la mera vittoria elettorale, quindi anche qui valuterà il partito quali saranno le posizioni da assumere, perché ritengo che la Campania appartenga ai suoi cittadini, e chi meglio di loro può decidere”. Chiediamo al ministro cosa pensi delle bacchettate del pm antimafia Di Matteo al premier Renzi, accusato di “fare accordi con un condannato (Berlusconi, ndr) per modificare la legge elettorale e quella Costituzione alla quale Borsellino giurò fedeltà fino all’ultimo respiro”, e la Boschi non tentenna: “Facciamo accordi in Parlamento con tutti i partiti politici che sono stati legittimamente votati, il Pd fa accordi con chi decide di contribuire ad un percorso di riforme che servono al Paese”. I saluti finali spettano a Franco Alfieri, che ricorda alla Boschi che l’ultimo ministro donna approdato ad Agropoli fu addirittura Tina Anselmi, più di 35 anni fa, sottolineando quanto abbia dato al Pd negli ultimi anni la cittadina cilentana ed auspicando che, dietro ogni scelta ed alleanza, ci sia sempre la consapevolezza che sia il Pd a “dettare le regole” perché “noi non vogliamo vincere le Regionali per tornare come stavamo prima, noi vogliamo andare avanti (e ricorda l’hashtag scelo per la festa democratica agropolese) per stare meglio di prima”.