Attualità
SOLIDARIETÀ da ALFIERI
SOLIDARIETÀ da ALFIERI
Sanità, sindaci salernitani in protesta davanti all’Asl ma manca il manager Squillante
Comunicato Stampa
24 luglio 2014 15:04
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SALERNO. Mobilitazione dei sindaci della provincia di Salerno a difesa della sanità locale, stamattina, presso la Direzione Generale dell’Asl Salerno (nella foto). Una manifestazione pacifica quella dei primi cittadini sintomo di una comune sofferenza nei confronti del direttore generale, Antonio Squillante, che continua ad interpretare – si legge nella nota – “il decreto 49 a favore degli amici e ad attuarlo in maniera radicale, invece, per i nemici”. Il sit in pacifico è iniziato alle ore 10:00 guidato dai sindaci di Eboli, Martino Melchionda, e Scafati, Pasquale Aliberti, in lotta per poter riaprire reparti chiusi negli ospedali cittadini. Presenti all’appello anche i primi cittadini dei comuni di Scafati, Montecorvino Pugliano, Sala Consilina, San Marzano sul Sarno, Baronissi, Gioi, Ceraso, Colliano, Pagani, Campagna, Vibonati, Sarno, San Valentino e Sapri. Presenti anche i consiglieri regionali Monica Paolino e Donato Pica, la CGIL, il presidente della comunità montana “Vallo della Lucania” Carmine Laurito ed una delegazione del comitato spontaneo delle mamme di Eboli.
Poi l’ingresso all’interno della sede dell’azienda sanitaria salernitana di via Nizza con tanto di divieto di accesso alla direzione generale e le successive proteste dei sindaci, una decina, che hanno preso parte alla mobilitazione. Blindati i piani alti della Direzione Generale dell’Asl; ai sindaci, difatti, non è stato permesso di accedervi, senza considerare il fatto che il Direttore Generale Antonio Squillante non era neppure presente nei suoi uffici, ben sapendo dell’iniziativa dei sindaci di questa mattina.
È seguita una conferenza stampa in cui si sono chiarite le motivazioni di tale mobilitazione che investe, al momento, ben 10 Amministrazioni comunali. “Occorre rivedere al più presto la riorganizzazione sanitaria della provincia di Salerno, sostengono i sindaci, perché è il territorio che ha pagato il prezzo più alto in termini di riduzione dei servizi sanitari essenziali e di chiusura dei reparti”, come evidenziato da Melchionda. Dal Cilento, intanto, non manca il sostegno del sindaco di Gioi, Andrea Salati, che da mesi ormai conduce una battaglia contro il ridimensionamento del locale presidio Saut.

IL SINDACO DI EBOLI, MARTINO MELCHIONDA: “COLPITI I SERVIZI ESSENZIALI, DIFENDIAMO LA SANITÀ LOCALE E LA SALUTE DEI CITTADINI”
A riguardo interviene il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda: “Ora ci rivolgiamo direttamente al Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro e alla sua struttura tecnico commissariale. Caldoro deve mantenere l’impegno assunto, da lui pretendiamo l’immediata convocazione del promesso, ed ancora non avuto, tavolo tecnico. Occorre ridisegnare la sanità in questa provincia, pensando alla tutela della salute dei cittadini. L’atto aziendale e tutti i provvedimenti stanno colpendo il sistema dell’emergenza urgenza nella provincia di Salerno, e dunque tutte quelle attività che servono a salvare la vita delle persone. Piuttosto che riorganizzare l’elezione, si colpiscono i servizi essenziali, si colpisce la rianimazione, le cardiologie, l’utic; è per questo che tanti sindaci combattono la propria battaglia insieme: perché è a rischio la salute delle persone di questa provincia. Quella di Squillante è stata una grave scorrettezza istituzionale; questa mattina, ci ha dato ulteriore conferma della sua totale chiusura. D’altronde, in via Nizza non c’è più un interlocutore serio, credibile e corretto. Siamo di fronte ad una vera e propria azione punitiva nei confronti del nostro territorio. Quella della direzione generale dell’Asl è una gestione indegna della sanità locale. Ricordo, inoltre, che domani a Eboli, alle 19, ci sarà un corteo di protesta organizzato dal comitato spontaneo delle mamme, che con grande determinazione stanno manifestando contro la chiusura dei reparti di ostetrica e di pediatria del nosocomio ebolitano. Invito tutti i sindaci intervenuti questa mattina e tutte le istituzioni a prendere parte all’iniziativa per continuare a difendere il diritto dei nostri concittadini ad avere una sanità degna di questo nome”. (foto da Facebook - Eboli città)

LA SOLIDARIETÀ DEL SINDACO DI AGROPOLI, FRANCO ALFIERI
Il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, esprime solidarietà ai colleghi sindaci che stanno protestando presso la sede Asl Salerno ed interviene sulla vicenda dichiarando quanto segue: "Siamo stati, purtroppo, facili profeti quando denunciavamo che con la chiusura dell’Ospedale di Agropoli iniziava lo smantellamento dell’assistenza sanitaria in provincia di Salerno. Si è provveduto solo a tagliare posti letto e servizi, nessuna struttura è stata riconvertita. La rete dell’emergenza è inesistente. Chi può si ricovera fuori provincia e regione, alimentando la mobilità passiva. Chi deve sostenere esami diagnostici ed ambulatoriali, con i tickets più alti d’Italia e con i tempi di attesa biblici, preferisce rivolgersi al privato. Ad Agropoli le risonanze magnetiche si fanno ad Isernia. Il fittizio rientro economico è stato fatto sulla pelle e le tasche dei cittadini. Siamo solidali con i Sindaci che oggi, forse tardivamente, protestano davanti alla sede dell’Asl Salerno, ma avendo sperimentando sulla nostra pelle questo calvario a causa dell’inaffidabilità del trio Caldoro-Morlacco-Squillante riteniamo che l’unica via d’uscita sarà il voto per le prossime regionali, quando i cittadini potranno mandare a casa i responsabili dello sfascio della sanità".



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