CAPACCIO PAESTUM. In merito al recente botta e rispostra tra il consigliere regionale Antonio Valiante e il sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, sulla proposta di legge per l'istituzione del Comune di Paestum, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa inviata, alla nostra redazione, dall'Associazione Rinascita Democratica:

"Finalmente c’è la contro prova che taluni, pochi, erano e sono animati da spirito frazionistico. È emersa inequivocabilmente l’irresponsabile azione di dividere l’unità istituzionale e territoriale del Comune. Il consigliere regionale Antonio Valiante del PD s’è prestato ad alcuni giochini politici presentando un disegno di legge per istituire il Comune di Paestum, tenuto conto che l’art. 4 motiva l’iniziativa legislativa sulle rimostranze espresse dal costituito Comitato del No contro il cambiamento del nome. Si tratta di quel comitato che non ha saputo e né voluto prendere atto del legittimo esito referendario e ha tentato, in ogni modo e maldestramente, di ritardare l’approvazione della legge che sancisce l’esito referendario, che di fatto nel nome Capaccio Paestum unisce la nostra terra. Posizione questa anacronistica, isolazionistica e lesiva degli interessi del Capoluogo e dell’intero territorio comunale: La maschera è caduta. Si vuole attentare all’unità del Comune. Sarà opportuno valutare il contenuto delle suddette rimostranze per particolari aspetti che potrebbero rientrare in fattispecie, da prendere in considerazione per la tenuta dei rapporti sociali nell’ambito della popolazione. Nel merito del disegno legislativo, si richiama l’art. 15 del D. Lgs 18/8/2000 il quale prevede che non possono essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti o la cui costituzione comporti, come conseguenza, che altri comuni scendano sotto tale limite. L’associazione Rinascita Democratica, che ha sostenuto l’iniziativa referendaria promossa unanimemente dall’Amministrazione Voza, dal Consiglio comunale, dal Consiglio provinciale e dal Consiglio regionale, conferma la inderogabile ed essenziale validità della unità istituzionale e territoriale del Comune di Capaccio Paestum e contrasterà, sul piano culturale e istituzionale, ogni iniziativa volta ad attentare a sì importante patrimonio storico-culturale e territoriale".