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NOTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
NOTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Capaccio, Nese: "Basta coi veleni, il paese ne ha sopportati già troppi, bisogna fare sistema"
Comunicato Stampa
29 agosto 2014 14:42
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CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota a firma ed inviata, alla nostra redazione, dal presidente del Consiglio comunale di Capaccio Paestum, dott. Domenico Nese (nella foto): “Volutamente, in questi giorni, mi sono tenuto fuori dalle querelle amministrative estive, ma ora sento il dovere d’intervenire in merito alle diverse note diffuse da parte di alcuni consiglieri di opposizione del Pd. La civicità, di cui tanto si parla, è un valore su cui questa Amministrazione ha vinto le elezioni comunali e non è stato mai messo in discussione. Il Sindaco, con un vero e proprio atto di coraggio e con grande senso di responsabilità, lo ha riaffermato, in questi giorni, dando nuovo vigore all’Amministrazione comunale. Se questo valore è stato tradito, questo è avvenuto dal gruppo Pd costituitosi in Consiglio comunale. La civicità ci tiene uniti e coesi intorno alla leadership di Italo Voza, al fine di superare gli steccati ideologici che ognuno di noi ha. La formazione politico-culturale differente della maggioranza non è uno strumento di divisione, ma una differenza di pensiero che porta non allo scontro, come qualcuno vorrebbe, ma ad un confronto dialettico serio e costruttivo finalizzato ad una buona gestione della cosa pubblica. Il nostro Paese non ha bisogno di veleni ulteriori, ne ha sopportati già molti in un recente passato. Il Paese ha bisogno di serenità e coesione sociale. Comprendo e giustifico il ruolo dell’opposizione, se questa è fatta  con serietà, correttezza e rispetto delle persone, ma non accetto l’ingiuria, la provocazione e le maldicenze. Gli odi personali vanno messi da parte, eventualmente chiariti in altre sedi ma certamente non in Consiglio comunale. È deplorabile “menar il can per l’aia”. Come presidente del Consiglio comunale, affermo con fermezza che tutti i consiglieri svolgono il proprio ruolo con dignità, senso del dovere e secondo le proprie capacità. Essi suonano lo spartito dettato dal Sindaco, la cui onestà intellettuale è indiscutibile, che è quello dell’onestà, lealtà, meritocrazia, trasparenza, partecipazione e pari opportunità, e per nessun motivo ‘suonano i piattini’ com’è scritto da qualche parte. I piattini hanno scelto di suonarli altri perché, evidentemente, non sapevano suonare lo spartito dettato dal Sindaco, per cui liberamente hanno scelto una strada eventualmente più consona alle proprie caratteristiche e forse anche più facile. Non ci si faccia illusioni, il canto delle sirene non incanta e non richiama più l’attenzione di nessuno, anzi ritengo che questo sia non il canto delle sirene, ma il canto del cigno. Tutte le opere pubbliche e le scelte fatte (bene elencate dal vicesindaco Nicola Ragni nella sua nota) e quelle che si faranno, sono state e sono dettate dalla necessità della città, così gli indirizzi di pianificazione territoriale. Non ci dobbiamo inventare nulla, è tutto scritto nella natura del nostro paese. Per gli spettacoli, non ci può essere luogo diverso dall’area archeologica; per i divertimenti, non c è luogo diverso dal litorale; per lo sviluppo urbanistico, non c’è luogo diverso da Capaccio Scalo; per lo sviluppo della grande distribuzione, non c’è luogo diverso dalla superstrada; per lo sviluppo di Capaccio Paese, non c’è luogo diverso se non la riqualificazione e valorizzazione del centro storico; per un visibilità mondiale, non c’è luogo diverso se non il recupero, riqualificazione e valorizzazione dell’area archeologica, non c’è futuro per la mozzarella di bufala se non si investe sulla messa in sicurezza dell’ambiente agro-zootecnico. Non ci dobbiamo inventare nulla, dobbiamo seguire la natura e quello che nostro Signore ci ha regalato. Quindi, stiamo calmi ed andiamo avanti con serenità e tranquillità, riconosciamoci nello spartito dei valori del Sindaco e non temiamo nessuno, chi non si riconosce in questi valori è opportuno che, da subito, prenda le distanze dall’Amministrazione, a partire dal primo degli eletti all’ultimo; dal primo funzionario all’ultimo operaio, tutti devono fare il proprio dovere prima di rivendicare i propri diritti. Facciamo sistema per il bene comune di questa Città perché ne ha tanto bisogno”.



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