ASCEA. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Alario, nella lunga seduta di venerdì pomeriggio, ha preso atto delle dimissioni di Carmelo Conte e di Andrea Manzi, rispettivamente dalla presidenza e dalla direzione, assumendo puntuale e critica posizione su tutte le affermazioni che l’ex presidente aveva fatto nella lettera con cui rassegnava il proprio mandato. Il Consiglio, all’unanimità, ha nominato presidente Marcello D’Aiuto (nella foto) e vice presidente Pietro Lisi. Le competenze dell’amministratore delegato Tommaso Chirico sono state estese alle funzioni di organizzazione delle attività e direzione del personale. La direzione dei servizi formativi è stata affidata, invece, a Maria Rosaria Nese.
“Sono felice di incarnare l’esigenza di rinnovamento, anche generazionale, espressa dal C.d.A. - dichiara D’Aiuto - sono convinto che il nuovo assetto della Fondazione abbia le capacità per portare avanti il progetto ambizioso che Franco Chirico ha immaginato per il Cilento, ed in questo senso che possa anche rappresentare un modello per tutti quegli enti pubblici e privati ancora oggi immobilizzati da una gerontocrazia improduttiva. Ho accettato con orgoglio l’incarico di presidente della Fondazione Alario, consapevole del ruolo strategico che essa ha per lo sviluppo del territorio cilentano. La mia azione sarà tesa ad ampliare la collegialità nei processi decisionali dell’ente, riconoscendo ad ogni consigliere d’Amministrazione specifiche deleghe operative. All’esterno, il mio obiettivo è fare della Fondazione un punto di riferimento per tutti coloro che hanno voglia e capacità di impegnarsi, senza alcun pregiudizio di appartenenza politica o ideologica. La Fondazione Alario sarà l’alternativa virtuosa all’immobilismo politico e sarà il luogo di aggregazione di tutte quelle energie positive che il Cilento esprime. La rinnovata governance, con l’avv. Tommaso Chirico a ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato, dimostra la volontà di introdurre nel contesto sociale un operatore dinamico, capace ed autonomo”. A fargli eco lo stesso ad, Tommaso Chirico: "Siamo decisi a favorire il consolidamento del ruolo strategico della Fondazione, con il coinvolgimento di tutti i consiglieri nei processi decisionali e attraverso un'organica azione di apertura a competenze professionali determinate ad investire in se stesse e nella Fondazione, in un’ottica di innovazione strategica e gestionale”.