ALTAVILLA SILENTINA. Una serata dedicata all’arte e cultura, quella del 13 settembre scorso, per rendere omaggio al primo decennale della carriera artistica del giullare altavillese Antonio Vernieri (nella foto con la moglie/partner), divenuto noto personaggio conteso da diversi gruppi artistici del salernitano. La carriera dell’attore cilentano è iniziata solamente nel 2004, appena collocato in quiescenza per raggiunti limiti di servizio, realizzando egli un sogno, seppure tardi, coltivato fin da età giovanile. Un viso illuminato, il suo, da lucente sorriso, dotato di una mimica particolare capace di accattivare la simpatia dello spettatore. Interprete di vari personaggi, bravo ad entusiasmare qualsiasi fascia di pubblico, soprattutto nel rappresentare la figura del giullare, immagine storica del medioevo, riproposta in costume d’epoca, più volte, con la compagnia di volontariato AUSER di Agropoli. Artista d’animo nobile con temperamento vulcanico per le molteplici iniziative, manifestandosi sempre accorto e vivace al centro della schiera di amici in piena armonia. A chiusura della recente estate, Antonio Vernieri ha invitato, presso il suo casale di Altavilla Silentina, molti colleghi d’arte dei vari gruppi di cui fa parte, (quasi cento) per celebrare insieme a loro l’importante evento allestito con gusto e professionalità che ha suscitato enorme entusiasmo e meraviglia fra i numerosi ospiti. Erano presenti il gruppo storico medievale AUSER di Agropoli, l’Associazione PENTART con gli artisti per caso, il gruppo di ballo Fantasy Dance di Germano D’Alessandro. Inoltre hanno preso parte gli sbandieratori di Agropoli, il cantante Mino Remoli, la soprana Margherita Amato e la bravissima Pia Zito la quale ha curato impeccabilmente la presentazione della manifestazione. Insomma, una serata di grande solennità, già ascritta tra quelle indimenticabili, conclusa con un sontuoso banchetto per tutti i presenti che con esultanza esprimono gioiosi auguri all’indirizzo del “menestrello” di casa. Una festa in grande stile in cui il giullare altavillese offre un saggio del suo talento con canti, balli e recitazione in un clima di profonda solidarietà e di festosa allegria. AD MAIORA.

Matteo Galdi