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esponente di spicco nella nco, favori' latitanza di cutolo
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Capaccio: arrestato Giovanni Marandino per associazione mafiosa, estorsione ed usura
Comunicato Stampa
25 settembre 2014 10:00
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CAPACCIO. Giovanni Marandino, 77 anni, noto quale esponente di spicco nella Nuova Camorra Organizzata negli anni Settanta e per aver gestito fino al maggio 1979 la latitanza del boss Raffaele Cutolo, è stato fermato dalla Polizia ad Albanella (Salerno). Nell'operazione sono state sottoposte a fermo, per disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, altre sei persone accusate di far parte di un clan camorristico di cui Marandino è considerato il capo. L'ultimo arresto di Marandino risale al 2006 a Firenze, quando fu accusato di associazione mafiosa, usura ed estorsione. In quella circostanza, gestiva un clan nell'isola d'Elba. Le ipotesi di reato formulate nei riguardi di Marandino e degli altri sei sono associazione mafiosa, usura ed estorsione. Il clan - secondo gli investigatori - operava nella zona della Piana del Sele ed era attiva anche a Salerno e nell'agro nocerino. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Salerno sono cominciate nel dicembre scorso a partire da alcune estorsioni ai danni di imprenditori che per lavorare nella zona tra Eboli e Battipaglia, in provincia di Salerno, hanno subito ricatti e minacce. Da intercettazioni telefoniche e ambientali, e pedinamenti, gli agenti sono riusciti ad arrestare Ciro Casella, sorpreso a Capaccio (Salerno) con un'arma con matricola abrasa prima che si recasse assieme ad altri indagati a minacciare un imprenditore. Successivamente nella sua auto, a Salerno, è stato trovato un ordigno a base di tritolo. Nel corso della notte sono state eseguite anche numerose perquisizioni.

Fonte Ansa



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