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Strage di Sassano, avviata raccolta firme: "Gianni Paciello non ritorni in paese"
Redazione
15 ottobre 2014 10:35
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SASSANO. Una raccolta firme, una petizione popolare, per provare ad impedire il ritorno a casa di Gianni Paciello, il 22enne di Sassano che il 28 settembre scorso investì ed uccise quattro giovani, il fratello Luigi di 15 anni, ed ancora Daniele Paciello 19 anni ed i fratelli Giovanni e Nicola Femminella, di 16 e 22 anni, figli del titolare del bar New Club 2000, teatro della strage avvenuta di domenica pomeriggio, attorno alle 17, quando i ragazzi guardavano le partite alla tv. L’iniziativa è partita da alcune mamme del centro valdianese e gode dell’apporto di familiari delle vittime ma anche di semplici cittadini che intendono manifestare un “disagio”, con la raccolta firme avviata e sottoposta all’attenzione del sindaco Tommaso Pellegrino ma anche del procuratore di Lagonegro, Vittorio Russo. Sui volantini che stanno facendo il giro di Sassano la richiesta non è di una “vendetta, ma voglia di giustizia”, con la comunità che inevitabilmente si spacca sulla vicenda, anche se il sentimento comune è quello di provare a ritrovare serenità. Gianni Paciello è ancora ricoverato all’ospedale “Ruggi” di Salerno, in seguito alle ferite riportate nell’incidente. Continuano intanto le indagini con le perizie sul luogo della tragedia, con l’ausilio delle telecamere che hanno ripreso la strage e con gli avvocati delle famiglie delle vittime assieme ai periti, con l’intenzione, espressa dallo stesso procuratore Russo, di serrare i tempi per avviare il processo.



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