VENEZIA. L’Associazione Sportiva Dilettantistica Venicemarathon Club, con l'approvazione del Comitato Regionale Veneto della FIDAL e la collaborazione del Comitato Provinciale FIDAL di Venezia, ha organizzato, domenica scorsa, 26 Ottobre, la 29a edizione della Venicemarathon, maratona internazionale sulla distanza di km 42,195.
La partenza, per i circa 5.000 atleti, è stata alle ore 09.05 da Stra (piccola località a circa 25 km ad ovest di Venezia), all'inizio della Riviera del Brenta, la splendida area a ridosso del canale nella quale i ricchi e nobili veneziani costruirono le proprie case di vacanza nel XVIII secolo. L'arrivo è avvenuto nel centro storico di Venezia, sulla banchina chiamata Riva Sette Martiri, in posizione panoramica di fronte alla Laguna. La prima parte del percorso, lungo la Riviera del Brenta, si è sviluppato in un ambiente ricco di suggestioni storiche, culturali e paesaggistiche, caratterizzato dalle numerose ville venete affacciate sulle acque del fiume. La maratona ha attraversato quindi il centro di Marghera e Mestre, poi ha corso per oltre 2 km all'interno del Parco San Giuliano e raggiunto Venezia tramite il Ponte della Libertà (un rettilineo pianeggiante lungo quasi 4 km). La gara è entrata quindi nella rinnovata area portuale e raggiunto il centro storico dove si è vissuta la parte più speciale ed indimenticabile della corsa. Gli atleti hanno corso a fianco del Canale della Giudecca fino a Punta della Dogana, dove hanno attraversato il Canal Grande su un ponte galleggiante, costruito appositamente per la maratona. Transitando per Piazza San Marco, vicino al Campanile e al Palazzo Ducale, il percorso della maratona ha raggiunto la linea di arrivo situata in Riva Sette Martiri.
Il percorso della Venicemarathon è stato sostanzialmente piatto e veloce. Le uniche difficoltà si sono incontrate tra il 25 e il 35 chilometro, sotto forma di 3-4 brevi tratti in salita lunghi 100 m o poco più. Nella parte finale della maratona (ultimi 3 chilometri) i runners hanno affrontato 14 piccoli ponti sopra i tipici canali di Venezia. I ponti sono stati attrezzati con rampe di legno che consentono di non dover affrontare gli scalini.
E' ancora una volta, dominio africano alla 29^ Venicemarathon, con le vittorie degli etiopi Ketema Mamo tra gli uomini (2h16'45") e di Konjit Biruk (2h40'20") tra le donne. Tra gli italiani, grande gara del bergamasco Giovanni Gualdi, secondo tra gli uomini in 2h18’40” dopo un’avvincente rimonta. Ad una maratona così particolare e suggestiva, non poteva non partecipare l’Asd Running Atletica Camerota con i suoi due atleti più caparbi e dediti normalmente ad un profondo e prolungato spirito di sacrificio. Stiamo parlando del Presidente Carlo Giuliani, atleta testardo e meticoloso allo stesso tempo, che ha concluso la gara con
tempo di tutto rispetto da attaccare agli annali della propria storia sportiva agonistica e, precisamente 02.58.43. Questo gli ha permesso di posizionarsi 108° tra gli assoluti e 32° di categoria. Poi, c’è l’atleta Salvatore Giordano che tra mille impegni di lavoro e di famiglia è riuscito ugualmente a sacrificarsi e raggiungere la più idonea forma fisica per la gara. Lo stesso, l’ha conclusa con il tempo di 03.29.40 posizionandosi 840° tra gli assoluti e 189° di categoria.- Un ringraziamento particolare, da parte di entrambi i due atleti, va al loro mister Vito Franco, un vero professionista.