CASTELCIVITA. Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza pronunciata dal giudice monocratico Gaetano De Luca della prima sezione penale del Tribunale di Salerno nei confronti sette persone, accusate nel 2012 del reato d’introduzione di armi da fuoco finalizzata all’esercizio di attività venatoria in area protetta del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il blitz antibracconaggio fu eseguito dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato in località Fossole del comune di Castelcivita, a fine novembre del 2012, quando lungo una strada sterrata le giubbe verdi fermarono tre autovetture, rinvenendo a bordo, sui sedili posteriori, sette fucili calibro 12 senza custodie ed 83 cartucce. Alla luce di quanto sancito dalla sentenza di assoluzione piena, dunque, non erano bracconieri il 56enne T.L., il 47enne S.D., il 45enne I.L., il 64enne V.G., il 54enne V.A., il 56enne V.G. e il 49enne V.G., tutti cacciatori di Castelcivita.
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