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"capaccio non ha fatto verifica di cassa nÉ consegnato gli atti"
"capaccio non ha fatto verifica di cassa nÉ consegnato gli atti"
Roccadaspide, Piano di Zona S7: ulteriori precisazioni del sindaco Auricchio
Redazione
30 gennaio 2015 14:03
Eye
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ROCCADASPIDE. Prosegue senza esclusione di colpi la querelle tra il Comune di Capaccio e quello di Roccadaspide in merito alla vicenda dello spostamento, sul territorio di Capaccio Paestum, della famiglia rumena residente a Roccadaspide. Dura, infatti, nei giorni scorsi, la protesta dell’assessore Marilena Montefusco che lamentava l’atteggiamento del Comune di Roccadaspide, reo di aver scaricato senza informare nessuno, la famiglia in questione alla Licinella. Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino rocchese, Girolamo Auricchio, con carte alla mano. “Evidentemente questi signori hanno dimenticato di aver distrutto il Piano di Zona – ha replicato il sindaco (clicca qui per l'intervista) – con 6 milioni e mezzo di euro di finanziamenti regionali revocati, con il Piano di Zona che è stato chiuso per due anni e non ha erogato alcun servizio. Per quanto riguarda gli automezzi, sono sei in tutto, quattro pulmini rimasti all’ex macello e due autovetture ancora parcheggiate nell’ex sede dell’Ufficio di Piano a Licinella, del tutto inutilizzati. Sono dovuto intervenire io per rintracciarli, e ne ho richiesto l’acquisizione immediata per consentirne un utilizzo proficuo e fruttuoso ai comuni interessati. Ad oggi, dopo 8 mesi - ribadisce Auricchio - il Comune di Capaccio non ha fatto ancora la verifica di cassa né la consegna degli atti. Se avessi saputo che il Piano di Zona era in questa situazione non l’avrei mai portato a Roccadaspide ma 19 sindaci su 21 hanno votato contro Capaccio per portarlo a Roccadaspide”. Parla dell’inizio di una ‘guerra’ Capaccio contro Roccadaspide il sindaco Auricchio che difende, tra l’altro,  l’ospedale cittadino e si augura che le ostilità con Capaccio finiscano al più presto: “Mi meraviglio del sindaco di Capaccio che parla di ridimensionare l’ospedale di Roccadaspide o addirittura di accorparlo. Ma l’ospedale di Roccadspide anche se ha meno posti letto di altri presidi è un ospedale che eroga più prestazioni e ricoveri di presidi che hanno un maggior numero di posti letto. Inoltre è un polo di eccellenza: vedi Cardiologia, il progetto Cardiopain, è la prima struttura pubblica in Campania per le malattie del cuore. Quindi mi meraviglio che chi è esperto del settore vuole denigrare la capacità e la competenza di questo presidio. Io mi auguro comunque che tutto finisca qui”.

Un ultima precisazione riguarda, poi, la famiglia di rumeni rimasta senza casa a seguito del rogo del 23 gennaio scorso: l’assistente Sociale incaricata dall’Ufficio di Piano S7, Rosaria Corvino, fa sapere il sindaco rocchese, la sera stessa del 23 gennaio incontrò i componenti del nucleo familiare. Da una verifica effettuata presso l'ufficio anagrafe del Comune di Roccadaspide è risultato che delle 10 persone presenti, solo cinque sono residenti nel Comune di Roccadaspide mentre non risultano residenti nel Comune i restanti 5 stranieri. “Questo servizio sociale - ha precisato Auricchio (clicca qui per l'intervista) - nel garantire provvisoriamente un posto caldo e nel mettere a riparo i minori presenti, ha disposto l'ospitalità degli stessi presso l'hotel Engel sito a Capaccio, per un massimo di 10 giorni, ovvero fino al 2 febbraio prossimo (a fronte del pagamento di una quota di 28 euro al giorno a persona) corrisposta con il fondo di emergenza del Piano Sociale di Zona”.



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