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nota congiunta enti ed operatori
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Capaccio, esondazione Sele: "Responsabilità sono della Regione", nota Centrale Operativa della Protezione Civile Comunale
Comunicato Stampa
31 gennaio 2015 15:15
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CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta espressa dalla Centrale Operativa della Protezione Civile Comunale di Capaccio Paestum, con al suo interno il sindaco Italo Voza, il Comitato Hera Argiva rappresentato da Gianfranco Diacono, il Consorzio di Bonifica Sinistra Sele del presidente Vincenzo Fraiese, il Consorzio di Bonifica Destra Sele, con il presidente Vito Busillo e la Coldiretti Destra e Sinistra Sele rappresentata da Nicola Palma. In un comunicato stampa le parti in causa scrivono a Prefettura di Salerno, Regione Campania, Genio Civile, Autorità Interregionale di Bacino Parco Sele Tanagro, con l’invio anche alla presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero per le Politiche Agricole. Di seguito il testo integrale: “Esprimiamo, insieme alle famiglie ed ai titolari delle aziende agricole e zootecniche, rabbia, sgomento ed amarezza per l’ennesima tragedia annunciata per evitare la quale chi ha competenza e responsabilità diretta non ha fatto niente. Abitazioni evacuate, aziende agricole devastate dalla totale perdite delle colture in atto, aziende zootecniche ancora una volta danneggiate. La responsabilità è chiara e precisa e va individuata nella regione Campania, nel comportamento omissivo e burocratico del Genio Civile, nei soliti signori del NO che annoverano gli ambientalisti di mestiere i vari apparati di parchi e riserve che impediscono ogni intervento sugli argini e per la manutenzione dell’alveo fluviale. Il Sele non ha più letto ed è stracolmo di piante e vegetali di ogni tipo e di materiale pietroso e sabbioso che non viene manutentato da circa 30 anni. Invitiamo la Prefettura ed il Governo, ed anche la Magistratura Penale e Contabile, ad intervenire per accertare responsabilità ed attivare soluzioni immediate. Anche nell’emergenza siamo stati lasciati soli con i nostri volontari della Protezione Civile , liberi cittadini, le Guardie Ecozoofile dell’Associazione Fare Ambiente, il parroco di Gromola, la Croce Rosse sezione di Capaccio Paestum e un nucleo di Vigili del Fuoco  e tutti quelli che, amici e parenti dei cittadini colpiti,  si sono prodigati da ieri sera e per tutta la notte nel mettere in sicurezza le persone. Sono centinaia gli ettari di territorio devastato, strade , infrastrutture e reti gravemente danneggiati e non si sono avuti maggiori danni solo perché il reticolo idraulico e le idrovore a servizio del territorio, gestiti dai Consorzi di Bonifica, hanno retto e consentito il miglior deflusso delle acque  evitando così di appesantire il fenomeno. Siamo, senza se e senza ma, a gridare con i nostri cittadini la nostra  rabbia, la protesta, la paura per i prossimi giorni e per il futuro . Il comune di Capaccio chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale ed avvierà ogni azione per dare il massimo sostegno ai propri cittadini ed alle imprese sospendendo e prorogando ogni tributo locale. Chiederemo collaborazione alle banche di credito locali per organizzare misure a sostegno. Alla Prefettura chiediamo di convocare immediatamente una conferenza dei servizi permanente al fine di sollecitare la Regione Campania ed il Genio Civile ad  intervenire per la messa in sicurezza del territorio e per il finanziamento dei progetti sugli argini . E’  fondamentale che la Regione Campania, il Genio Civile, la burocrazia e la conservazione ambientalista ed integralista  comprendano che sono i massimi responsabili di questa ennesima tragedia alla quale ci viene spontaneo dire: VERGOGNATEVI!



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