Attualità
NESSUN RILIEVO DAL GENIO CIVILE
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Esondazione Sele, Consorzio: "Lavori sull'argine a Brecciale nel 2014 eseguiti a regola d'arte"
Comunicato Stampa
11 febbraio 2015 09:33
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CAPACCIO PAESTUM. In merito all'esondazione del Sele, riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente nota stampa diffusa dal Consorzio Sinistra Sele di Paestum, diretto dal presidente VIncenzo Fraiese: "Il Consorzio di Bonifica di Paestum è stato oggetto di un’incomprensibile campagna di aggressione mediatica da parte di alcuni organi di stampa, che hanno cercato, in maniera distorta, di evidenziare responsabilità dell’Ente in ordine ai tristi avvenimenti alluvionali che, nei giorni scorsi, hanno interessato il territorio di Capaccio Paestum e quello dei comuni limitrofi.
Nell’immediatezza dei fatti, si è ritenuto doveroso, per rispetto nei confronti dei cittadini e delle aziende colpite dall’esondazione del Sele, non replicare alle inesattezze riportate da tali organi di stampa, palesanti disinformazione e incompetenza in materia, anche per evitare che la polemica potesse essere ulteriormente strumentalizzata; ma oggi, a distanza di diversi giorni dall’accaduto, si ritiene doveroso, per amore di verità e per tutelare il buon nome del Consorzio, effettuare alcune necessarie precisazioni.
In primis, occorre puntualizzare che il Consorzio di Bonifica non ha nessuna competenza sui corsi d’acqua naturali, come il Sele, la cui regimentazione ricade nell’esclusiva competenza regionale. Ciononostante, il Consorzio, per la stretta relazione con il territorio, si è subito attivato per la predisposizione ed attuazione di opere di contenimento del fiume, atte a rafforzare la tutela dell’incolumità della popolazione e delle aziende poste nelle immediatezze del corso d’acqua e, come tali, maggiormente esposte al rischio di esondazione.
Negli anni, il Consorzio si è sempre prodigato per segnalare alle Autorità competenti le problematiche del fiume Sele e per non limitarsi a semplici lamentele ha proposto progetti per la risoluzione delle criticità.
In tale ottica è stato progettato e realizzato, per circa 4 km, in stretta collaborazione con il Consorzio di Bonifica Destra Sele, un primo tratto di argine del fiume, allo scopo di prevenire, o quanto meno limitare, i fenomeni correlati all’esondazione del corso d’acqua. Inoltre, presso il Laboratorio di Idraulica del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno, è stato realizzato un modello idraulico, in scala ridotta, della zona di Ponte Barizzo per valutare gli effetti delle piene del Sele sui tre ponti che lo attraversano e al fine di valutare i fenomeni di erosione e di deposito solido.
Gli argini consolidati, estesi circa 4 km, in occasione dei tragici avvenimenti dello scorso 30 gennaio, hanno consentito, unitamente al fitto reticolo idraulico e di idrovore a servizio del territorio, gestiti da codesto Ente, un migliore deflusso delle acque evitando, in tal modo, di rendere ancora più pesante il già grave bilancio di danni alla popolazione ed alle attività produttive poste nelle immediatezze del Sele.
Contrariamente a quanto riportato da certi organi di stampa, e da alcuni rappresentanti politici, probabilmente più interessati a fare campagna elettorale che a tutelare l’incolumità dei propri concittadini, i lavori eseguiti dal Consorzio per la messa in sicurezza di una parte degli argini del fiume Sele, non sono stati in alcun modo oggetto di contestazione, né tanto meno il Genio Civile avrebbe accertato la non ottimale esecuzione degli stessi. In occasione del sopralluogo effettuato in data 1° febbraio 2015 in località Brecciale, in corrispondenza della rottura dell’argine golenale in sinistra idraulica da parte del Settore Provinciale del Genio Civile di Salerno, congiuntamente al Comune di Capaccio Paestum è stato evidenziato, diversamente da quanto esposto sui giornali, che la fenomenologia riscontrata, in occasione di eccezionali eventi avversi, è dovuta essenzialmente alla fragilità del vecchio argine, composto esclusivamente da terreno vegetale costipato ed inerbito. Nessun riferimento alle opere eseguite dal Consorzio e, meno che mai, alcun riferimento ad una presunta non ottimale realizzazione degli argini, riparati in somma urgenza, per un’estensione di circa 40 metri, in occasione dell’evento alluvione del gennaio 2014.

Gli stessi, infatti, hanno retto egregiamente alla furia della corrente dello scorso 30 gennaio e la nuova rottura si è verificata immediatamente a valle della sistemazione del 2014. A tanto aggiungasi che l’Ente consortile non è mai stato estromesso dall’esecuzione di opere sul Sele, atteso che giammai è pervenuta, allo stesso, alcuna comunicazione in tal senso.
Piuttosto, sarebbe stata corretta informazione evidenziare che il Consorzio, dopo aver predisposto una accurata progettazione diretta al completamento degli argini del fiume Sele, candidata il 15/01/2014 al bando Regionale per l’accelerazione della spesa, d’intesa con il Destra Sele, non ha ottenuto il finanziamento della stessa perché il decreto Regionale non annovera i Consorzi di Bonifica tra gli Enti destinatari di dette provvidenze. In ogni caso, detta opera progettuale, con protocollo d’intesa del 30 dicembre 2014, è stata trasferita, in maniera assolutamente gratuita, al Comune di Capaccio Paestum, affinché quest’ultimo potesse procedere alla ricandidatura dello stesso in occasione della procedura di accelerazione della spesa, promossa dalla Regione Campania. Relativamente, poi, all’intervento sul Rio Ciorlito, ultimo affluente in sinistra idraulica del Sele, non è affatto vero che i lavori siano stati interrotti o che gli stessi lavori abbiano determinato ulteriori danni. I lavori sospesi per impraticabilità di cantiere riprenderanno, regolarmente, non appena le condizioni atmosferiche lo consentiranno. Sempre relativamente al Rio Ciorlito, che rappresenta la porta d’ingresso delle piene del Sele nella piana di Gromola, successivamente al consolidamento arginale, il Consorzio di Bonifica sta studiando e progettando un sistema di paratoie pneumatiche in grado di sconnettere idraulicamente il Rio Ciorlito dal fiume Sele, scaricando le acque del Ciorlitto, per mezzo di uno sfioratoio laterale, verso la rete consortile di valle opportunamente adeguata.
Questi i fatti esposti nella loro oggettività ed essenzialità, senza alcuna polemica né di stampa né politica, anche perché i tristi eventi da poco trascorsi richiamano tutti, nessuno escluso, a svolgere con piena professionalità e diligenza il proprio lavoro ed il proprio ruolo".



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