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Riforma Bcc, consensi per il documento di Antonio Marino e Michele Albanese
Comunicato Stampa
02 marzo 2015 13:06
Eye
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Ha suscitato eco il documento firmato da Michele Albanese e Antonio Marino, rispettivamente direttore generale di Banca Monte Pruno e Bcc Aquara, sul ruolo delle Banche di Credito Cooperativo che rischia di essere inficiato dalla paventata riforma del Governo. Anche Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse, ha risposto a Marino sottolineando che “come sa, Federcasse, organi amministrativi e struttura tecnica, ha gestito la fase dell’emergenza e ora la fase elaborativa della proposta di riforma del Credito Cooperativo. Due linee di lavoro sono state presentate, argomentate e discusse in Comitato Esecutivo e Consiglio Nazionale. Nel momento in cui un orientamento di massima verrà assunto, il coinvolgimento sarà indispensabile. Vedremo le forme. Intanto le rinnovo la mia personale disponibilità”. “Sottoscrivo appieno il documento degli amici e colleghi Michele Albanese ed Antonio Marino. E’ l’ora (forse facciamo ancora in tempo) di guardarci dentro con profondità e seriamente. Non possiamo più delegare agli altri i nostri destini. Ritengo senza timori di essere smentito che le BCC gestite all’impronta della sana e prudente gestione e valorizzando costantemente il capitale umano ad ogni livello (dipendenti/clienti) possano continuare ad essere il volano dei nostri territori; viceversa le zone interne in assenza di un’adeguata assistenza finanziaria rischiano davvero la desertificazione non comprendendo per quale sociale strategia!”, ha spiegato Domenico Amato, responsabile dei Controlli Interni della Bcc Sassano.

Mentre Pietro De Rosa sottolinea: “Condivido pienamente le ipotesi di autoriforma formulate a salvaguardia della capacità delle BCC di interagire con il territorio”. Le proposte di Marino e Albanese hanno sollecitato anche l’impegno di persone esterne alla realtà del credito cooperativo e che con esso si confrontano. “Condivido appieno e mi complimento per l’iniziativa. Il prossimo 24 marzo organizzerò una serata con alcuni Rotary Club di Salerno e provincia per trattare insieme ad Emanele Alagna di Bankitalia Salerno, il tema “l ruolo delle Banche locali nell’attuale momento di crisi. In tale occasione potrete tornare pubblicamente sull’argomento”, ha sottolineato Marcello Fasano.

Per Marzia Spera “le cose che scrivete sono vere, soprattutto per le nostre realtà locali. Chi crede nella cultura e nella conoscenza come motore di economia non può prescindere dall’attività e dalla strategie che le BCC promuovono ed attuano ogni giorno”. “Complimenti per il fatto di aver ricordato l’importanza dell’azienda per l’uomo e quindi il suo ruolo etico, sociale oltre che economico e normativo con l’indefettibile testimonianza dell’impresa Ferrero. - ha scritto Ivan Maiorano – Infatti in virtù di ciò propongo un comitato etico e sociale per delle riforme che possano sostenere la continuità delle  BCC come credito cooperativo vicine all’uomo e non lontane da esso come alcuni vorrebbero. La vera vittoria è il risultato del gruppo e non dell’individuo. Faccio i complimenti per le proposte di riforma del settore delle BCC che a mio avviso se applicate porteranno miglioramenti strutturali al sistema cooperativo bancario”. “Manteniamo caldo il nostro punto di vista e cerchiamo di far capire a quanti cercano di sviare l’attenzione dai veri problemi che occorre modificare la loro struttura organizzativa partendo dagli inutili apparati burocratici locali per finire a quelli mastodontici centrali che servono solo ed unicamente a tenere a bada, con i soldi delle Bcc, i consensi per le loro poltrone - ha scritto a Marino e Albanese Giuseppe Ottone del sindacato Sinadi - I politici sono in grado di trattare una materia avulsa dalla loro competenza?”. Un invito alla riflessione nelle parole di Maria Rosaria Palumbo: “Perché vogliono stravolgere il Credito Cooperativo che non ha palesato deficienze negli stress test e invece lasciano indenni i grandi gruppi bancari? Non è la solita favola del lupo e l’agnello?”.



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