SALERNO. Il prossimo 2 aprile, Bruno Humberto Damiani farà il suo ritorno in Italia. Completato l’iter per l’estradizione del trentenne nato e cresciuto  nella zona orientale di Salerno, è recluso da un anno nel carcere di Bogotà, in Colombia, dopo l’arresto all’interno dell’aeroporto per l’ esecuzione di due distinte ordinanze di custodia cautelare emesse dall’autorità giudiziaria italiana per spaccio di droga e tentata estorsione ad un imprenditore. Damiani è inoltre iscritto nel registro degli indagati con il reato di omicidio volontario con l’aggravante del metodo mafioso dalla Procura della Repubblica di Salerno per l’assassinio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica trucidato il 5 settembre del 2010 con nove colpi di pistola mentre era alla guida della propria auto, a pochi metri dalla sua casa in località Cerza Longa, ad Acciaroli. Damiani, assistito dall’avv. Michele Sarno, affermò nel corso dell’interrogatorio di “non avere nulla a che fare con l’omicidio Vassallo” e di conoscere “per nome, ma non di persona” il primo cittadino cilentano. Damiani venne interrogato dagli inquirenti, nel novembre scorso, in Colombia, rispondendo per quasi cinque ore, a tutte le domande formulate  dal sostituto procuratore di Salerno Rosa Volpe e dai carabinieri del Ros.