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SABATELLA: “MALESSERE PER ATTEGGIAMENTO DELLA GIUNTA”
SABATELLA: “MALESSERE PER ATTEGGIAMENTO DELLA GIUNTA”
Capaccio, golpe al sindaco. Roberto Voza: “Dovevano esserci 13 consiglieri dal notaio, ma nulla contro Italo”
Alfonso Stile
20 aprile 2015 08:51
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Il giorno dopo il fallito golpe ai danni del sindaco, Italo Voza, è bufera politica a Capaccio. I 9 consiglieri che si sono recati dal notaio, a Battipaglia, confermano la loro presenza, fornendo però anche particolari che, sicuramente, rendono ancora più offuscato il quadro della situazione attorno al primo cittadino capaccese, che non viene imputato come bersaglio diretto ma comunque, ora, circondato da franchi tiratori. Il primo a parlare è Roberto Voza (nella foto a destra), consigliere comunale di maggioranza: “Innanzitutto, mi reputo una persona seria ed onesta, non un faccendiere o un intrallazzatore della politica come qualcuno, ora, vorrebbe far credere. Non ho difficoltà ad ammettere che sono andato a Battipaglia, su invito di un gruppo di cittadini, i quali mi avevano detto che erano addirittura 13 i consiglieri che si erano radunati e pronti a firmare dal notaio, relativamente all’azzeramento della Giunta attraverso un documento, dando al sindaco 5 giorni di tempo per farlo. Mi creda: nessuno sapeva chi ci fosse all’appuntamento, ma solo che erano in 13 quelli pronti a prendere una posizione forte. Io ci sono andato per tutelare il ruolo dell’assessore Franco Sica, della cui lista sono il capogruppo consiliare; a questo, aggiungo che nessuno ha messo in discussione, mai, il sindaco Italo Voza e la persona Italo Voza, cui riconosciamo onestà e signorilità, e sicuramente l’atto di azzeramento della Giunta era un documento che andava nella direzione di salvarlo, non certo di mandarlo a casa”. Sulla stessa lunghezza d’onda è Luca Sabatella (nella foto a sinistra), il più giovane dei consiglieri comunali: “Il documento di sfiducia al sindaco non è mai stato posato sulla scrivania, infatti è proprio lì che tutto è saltato, ovvero quando si è andati in un’altra direzione dopo aver trovato un’intesa sulla richiesta di azzeramento della Giunta; personalmente, infatti, non ho nulla contro il sindaco, che stimo e rispetto, ma il vero motivo che ha spinto chi c’era a recarsi dal notaio a Battipaglia è uno solo: il malessere diffuso, non nei confronti del sindaco, ma verso l’atteggiamento della Giunta, che non coinvolge i consiglieri in molte scelte, e questo a me non sta bene poiché non mi consente di svolgere appieno il mio ruolo istituzionale nei confronti del popolo che mi ha eletto. Alla fine eravamo in 9, ma posso dire che ci sono almeno altri 3 consiglieri che la pensano come noi”.



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