EBOLI-CAPACCIO. Richiesta di assoluzione per due imputati nell’ambito del processo scaturito dall’operazione antidroga denominata “Doppia X”, effettuata dai finanzieri di Eboli nel 2011, che permise di sgominare un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti nel centro storico di Eboli e nella Piana del Sele. Il pm della DDA, Vincenzo Montemurro, al termine della sua requisitoria, davanti ai giudici della seconda Sezione penale del Tribunale di Salerno, ha chiesto, infatti, il proscioglimento per gli ebolitani Sisto Vocca e Diego Iacenda, i cui nomi finirono nell’inchiesta dei finanzieri, con le indagini partite nel 2010 e durate un anno, culminata con il blitz messo a segno nel luglio del 2011 dalle fiamme gialle, che riuscirono a ricostruire l’organigramma del sodalizio criminale ed i traffici di droga effettuati, tra il 2005 e il 2009, nella Piana del Sele. Contro i due imputati pendevano le accuse di cinque collaboratori di giustizia, ritenute però non sufficienti. L’impianto accusatorio sembrava credibile, tanto che i due sono rimasti in carcere ed ai domiciliari per quasi 16 mesi. L’operazione portò all’arresto di 10 persone e al sequestro di oltre 10 chili di hashish e 30mila euro in contanti. Otto gli imputati, tutti condannati con rito abbreviato, che dovevano rispondere di associazione a delinquere finalizzata all’acquisto, detenzione, trasporto e spaccio di notevoli quantitativi di stupefacenti del tipo hashish. Tra loro anche il capaccese Giuseppe Esposito, ritenuto il grossista che riforniva di hashish l’intera organizzazione. Dietro le sbarre del carcere di Fuorni si ritrovarono anche Luigi Marotta e Massimo Esposito, detto ‘capachiena’, i quali, secondo gli inquirenti, attraverso una rete ben ramificata di pusher provvedevano allo spaccio quotidiano nella Piana, alla custodia dell’hashish e alla distribuzione.