SALERNO. Comincia ora la partita degna di un risiko che il Partito Democratico salernitano ha deciso di iniziare, ieri, con il Pd regionale e con il Nazareno, inserendo nella lista dei candidati al consiglio regionale anche i sindaci che non si sono dimessi o coinvolti in vicende giudiziarie. Il caso più spinoso è quello di Franco Alfieri, quotatissimo sindaco di Agropoli, i cui voti fanno gola e che in caso di stop da Roma è pronto ad andare avanti lo stesso, mentre i suoi sostenitori (consiglio comunale agropolese incluso) hanno già pronte azioni clamorose. C'è poi Paolo Russomando, il sindaco di Giffoni Valle Piana, renziano della prima ora che alle primarie ha sostenuto Cozzolino. Per entrambi, codice etico e statuto Pd sbarrano la strada, ma la direzione provinciale del partito ha ignorato le indicazioni di Napoli e Roma, preferendo rimettere la questione al livello regionale del partito. "Sono alle prese con le liste che sono in fase di compilazione" ha detto ieri una tesissima Assunta Tartaglione, segretario campana dei democrat che ha ricordato che “il 26 aprile si riunirà l'assemblea regionale sul tema delle liste”. Quella che le ha consegnato il segretario salernitano Nicola Landolfi- deluchiano di ferro- è una bella patata bollente. Molto chiaro è stato anche Matteo Orfini. Il presidente del PD dice che “De Luca ha dimostrato grande coraggio e voglia di combattere, ha ottenuto il consenso degli elettori, è candidabile ed è candidato. Lavoreremo per la sua vittoria”, ma Orfini ha anche spiegato che sulla Campania c'è attenzione dai vertici nazionali “perché non bisogna sbagliare le liste, facendole come si deve, con trasparenza e senza spazi per trasformismi. Il tema della legalità è centrale”. (Fonte LiraTV)