POLLA. Ventisei anni di carcere per Dmytro Zastavneskyi (nella foto), il 29enne ucraino ritenuto l’assassino della massaggiatrice 50enne Olena Tonkoskurova, anche lei di nazionalità ucraina, barbaramente uccisa, nel giugno 2013, all’interno della sua abitazione nel centro di Polla dove viveva da diversi anni.  I giudici della Corte d’Assise di Potenza hanno accolto la richiesta di pena avanzata dal pubblico ministero: la sentenza di condanna è giunta dopo appena due ore di Camera di Consiglio. La donna fu trovata con la gola recisa all’interno del suo appartamento, dato alle fiamme subito dopo il delitto. Le indagini dei carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale di Salerno e della Compagnia di Sala Consilina coordinati dalla Procura di Sala Consilina, si concentrarono nei confronti della comunità ucraina presente nel comprensorio e nei comuni vicini. A supporto del’attività degli inquirenti le immagini delle telecamere di alcuni esercizi commerciali situati nei pressi del luogo dell’omicidio, che mostravano un giovane a bordo di una bicicletta che percorreva, a forte velocità, la strada principale di Polla che fu individuato e fermato, nel giro di 12 ore, e condotto in caserma dove dopo un lungo interrogatorio da parte dei carabinieri del Reparto Operativo e dal magistrato, l’allora 27enne ammise le proprie responsabilità in ordine all’efferato delitto: il giovane riferì agli inquirenti di conoscere la donna e di avere bevuto a casa sua del vino e della birra la sera dell’omicidio. In stato di ubriachezza, dopo aver avuto un rapporto sessuale con la 50enne, i due iniziarono a litigare e fu allora che il ragazzo prese un coltello da cucina e tagliò la gola alla donna. L’uomo è rinchiuso, da quel giorno, nella casa circondariale di Sala Consilina. Intanto il suo legale si prepara a ricorre in Appello.