CAPACCIO. Come ogni anno, le associazioni studentesche confermano l'appuntamento con i "camp" nelle location marittime: musica, divertimento e aggregazione, certo, ma anche tanta politica, dibattiti, confronto e unità d'intenti, ponendosi come obiettivo la riorganizzazione e la condivisione di una piattaforma che guardi ai prossimi mesi. Quelli di un autunno che si preannuncia nuovamente molto "caldo", vista la notevole distanza tra il mondo della Scuola e dell'Università con l'attuale Governo Renzi. Per il quarto anno consecutivo, l'Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi organizzano il Revolution Camp a Paestum, in Via Laura Mare, adiacente il Lido Nettuno, questa volta accompagnati anche dall'Arcigay Giovani. Molto ricco il programma musicale (Lo Stato Sociale, Fast Animals and Slow Kids, Apres la Classe, La Corte dei Miracoli), notevole anche il "palinsesto" relativo ai dibattiti: Susanna Camusso, Stefano Fassina, Moni Ovadia, Arturo Scotto e Nichi Vendola per confrontarsi su legalità, crisi sociale, Europa, l'istruzione nel Mezzogiorno, senza dimenticare il dramma vissuto ogni giorno dai migranti. Chiusura il 5 agosto, che vedrà la partecipazione anche del ministro all'Istruzione, Stefania Giannini. "Ogni anno il Revolution Camp diventa sempre di più un appuntamento imperdibile per centinaia di studentesse e studenti italiani - spiega il coordinatore nazionale Udu, Gianluca Scuccimarra - un momento fondamentale di confronto e socialità in cui prendono forma idee e proposte per la costruzione di un Paese in cui scuola ed università sianotasselli fondamentali, in cui noi studenti siamo veri protagonisti del futuro. Quest’anno inoltre - conclude - all'interno delle giornate del Revolution Camp verranno organizzate anche le giornate della legalità della CGIL e il campeggio nazionale dell'Arcigay".