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INCONTRO COMITATO-CONSORZIO A PONTE BARIZZO
INCONTRO COMITATO-CONSORZIO A PONTE BARIZZO
Sele, alluvionati capaccesi: “Siamo incazzati neri, l’inverno si avvicina ma nulla è stato fatto”
Alfonso Stile
02 ottobre 2015 09:00
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CAPACCIO. “Siamo incazzati neri e molto preoccupati, l’inverno è ormai alle porte e nulla è stato fatto per mettere in sicurezza il Sele: ma tanto abbiamo capito, fino a quando l’acqua del fiume non sommergerà anche Capaccio Scalo, nessuno muoverà mai un dito per Gromola e Ponte Barizzo”: con queste eloquenti parole, il presidente del Comitato ‘Difesa del territorio’ di Capaccio, Matteo Castoro, a nome di decine di famiglie ed aziende alluvionate in questi anni, ha lanciato l’ennesimo durissimo allarme, scagliandosi contro le autorità competenti, nel corso dell’incontro tenutosi ieri sera, presso la Sala Hera Argiva a Ponte Barizzo (nelle foto), con i vertici del Consorzio di bonifica di Paestum. “Praticamente siamo ancora al punto di partenza, non è cambiato nulla, nemmeno uno dei problemi relativi alla rimozione degli isolotti e del ‘tappo’ alla foce è stato risolto: la Regione chiede al Genio Civile, che a sua volta chiama il Consorzio, che poi dice che tocca al Comune, rimasto pure paralizzato per un mese a causa della Giunta con assessori che vanno e vengono mentre noi, qui, temiamo il peggio e viviamo con l’incubo esondazione” ha tuonato Castoro, puntando il dito sullo scarica barile di responsabilità che, secondo gli alluvionati, “si ripercuote esclusivamente sui cittadini, sugli agricoltori che hanno dovuto fare i conti con tre alluvioni in 5 anni, ricominciando ogni volta daccapo con sacrifici e contraendo debiti”.
“Il Consorzio ha fatto tutto quello che doveva fare – ha spiegato invece Vincenzo Fraiese, presidente dell’ente consortile – abbiamo pulito i canali di nostra competenza, abbiamo sistemato gli argini danneggiati in località Brecciale e Voltata del Forno, che dovrebbero quindi reggere in caso di nuova esondazione, e soprattutto ceduto al Comune di Capaccio un progetto costatoci quasi un milione di euro, che noi non abbiamo potuto candidare a finanziamento essendo il Consorzio un ente formato anche da privati. Ci tengo a precisare che, finora, nessuno ci ha reso un centesimo dei soldi che abbiamo anticipato per sistemare argini e sifonature”.
Presenti, all’incontro, anche i consiglieri comunali Maurizio Paolillo, Nino Pagano, Pasquale Cetta e Franco Tarallo, oltre all’ex assessore Lucio Conforti.

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