CAPACCIO. Dopo mesi di battaglie, cala definitivamente il sipario sulle sorti del museo di “Paestum nei percorsi del Grand Tour” sfrattato in via ufficiale, questa mattina, dal complesso religioso di Sant’Antonio, a Capaccio Capoluogo. Alla presenza di un ufficiale giudiziario e di una delegazione dei frati minori, infatti, è stata data esecutività al provvedimento di sfratto: già portati via, dai locali, molti quadri e volumi.

“Oggi è una giornata molto triste per il territorio - spiega la direttrice Daniela Di Bartolomeo ai nostri microfoni (nella foto) - abbiamo ricevuto una proroga fino al prossimo 22 dicembre per liberare completamente la struttura, tuttavia già oggi il museo è privo delle opere dei grandi viaggiatori. La Fondazione Giambattista Vico, presieduta dal prof. Vincenzo Pepe, è ora più che mai unita nell’intento di portare avanti un discorso continuo e, per questo, si sta attivando per trovare una soluzione che non privi il territorio di Capaccio del museo. Ciò non toglie che si possano valutare anche altre strade possibili e percorribili. Diversi sindaci, a questo proposito, ci hanno offerto delle sedi più che dignitose, ma in questo momento mi sento di dover portare avanti un discorso di coerenza e rimanere dunque sul territorio capaccese”

“Di certo – aggiunge – lasceremo il Capoluogo, e credo che, come Fondazione, sia stato fatto il possibile per scongiurare questo giorno. Il mio unico rammarico è di non essere arrivati ad intavolare un dialogo ‘culturale’ che io, personalmente, ho chiesto più volte. Mi domando – conclude la direttrice – si può sfrattare la cultura? Io sono convinta di no”.