SALERNO. Assoluzione per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel processo d’Appello, celebrato presso il Tribunale di Salerno, per la nomina di un project manager nell’ambito del progetto per la costruzione del termovalorizzatore di Salerno. Assolto “perché il fatto non sussiste” De Luca, all’epoca dei fatti sindaco di Salerno, e che in primo grado era stato condannato alla pena di un anno, sospesa, con l’accusa di abuso d’ufficio. Da qui anche la sospensione, per gli effetti della Legge Severino, dall’incarico di governatore della Campania, un provvedimento che venne poi sospeso dal Tribunale. La Corte d’Appello, presieduta da Michelangelo Russo, ha quindi ribaltato la decisione dei giudici nel primo grado di giudizio emessa il 21 gennaio 2015. De Luca si libera, così, della spada di damocle della Legge Severino e potrà governare. Intanto, è arrivata l’assoluzione anche per il dirigente comunale Alberto Di Lorenzo e per l’ex dirigente Domenico Barletta. Lo stesso De Luca ha commentato, poi, la sentenza, attraverso una nota espressa sul suo profilo di Facebook: “Anni di pesante aggressione politica e mediatica per nulla. Anni di un calvario che avrebbe fatto scoppiare il cuore a chiunque. Ho retto per le profonde motivazioni ideali e morali, e per l'assoluta serenità della mia coscienza. Esprimo il mio rispetto per la magistratura, la cui autonomia è un bene per i cittadini onesti e non un privilegio di alcuni. Il controllo di legalità nei confronti di chiunque è doveroso in democrazia. Mi auguro che nel dibattito pubblico si esaurisca la tendenza dilagante a calpestare con disinvoltura la dignità di persone e famiglie oltre le regole di uno Stato di diritto. Mi auguro che si affermi l'abitudine a confrontarsi civilmente, in un clima di rispetto reciproco. L'essere uomini è più importante delle bandiere di partito”.