BATTIPAGLIA. Cartella Equitalia da 1.127.132,75 euro notificata ad un libero professionista di 47 anni di Battipaglia, il cui reddito non raggiunge neppure i 30mila annui. Il professionista M.L. è pronto a fare ricorso, giudicando la cartella un errore dell’ente di riscossione per l’esorbitante somma richiesta. A far propendere per la ‘cartella pazza’, l’invito a pagare accompagnato non solo dalla pretesa di un versamento entro 5 giorni dalla ricezione, ma addirittura da un bollettino postale prestampato. Come se una cifra del genere si potesse legalmente pagare, in contanti, presso un qualsiasi ufficio postale. Ma proprio Equitalia, in una nota, precisa che non si tratta di un errore, lo precisa proprio l’ente di riscossione in una nota: “Il signor M.L. lamenta di aver ricevuto da parte dell’ente di riscossione una richiesta per 1.127.132 euro e 75 centesimi. Ma Equitalia non invia cartelle pazze, e nel caso specifico ha recapitato al signor M.L. un avviso di intimazione con l’elenco di diversi atti che, nonostante fossero già stati regolarmente notificati al contribuente precedentemente, non sono stati mai pagati – si legge nella nota - si ricorda che l’avviso di intimazione è un atto previsto della legge che consente al debitore, che non ha pagato le cartelle nei termini, di avere ancora 5 giorni di tempo per effettuare il versamento di quanto dovuto e richiedere la rateizzazione delle somme iscritte a ruolo prima dell’avvio delle procedure coattive di riscossione”. (fonte salernonotizie)