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SORRIDE ALBANELLA: GAS ATTIVO DAL PROSSIMO INVERNO
SORRIDE ALBANELLA: GAS ATTIVO DAL PROSSIMO INVERNO
Fondi metano, Capaccio unico comune campano a mani vuote: bollette più care del 45 per cento
Alfonso Stile
06 settembre 2016 09:13
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Il Comune di Capaccio Paestum è l’unico, in Campania, a non aver beneficiato dei contributi in conto capitale, a fondo perduto, da parte del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) per la metanizzazione del Mezzogiorno. Un triste primato che ha visto l’ente civico capaccese perdere fondi pari a 5.167.000 euro, già stanziati e pronti ad essere liquidati con apposito decreto: questo comporterà una mancata patrimonializzazione per l’ente, che avrebbe acquistato e messo a bilancio quota parte della rete interrata del gas naturale, nonché un aumento in bolletta di oltre il 45% a discapito di cittadini ed imprenditori, che attendevano da anni di poter usufruire dei vantaggi e dei risparmi del metano.
L’Amalfitana Gas, infatti, nel corso della puntata del format ‘Detto con Stile’ (guarda la puntata integrale) di ieri sera, attraverso il rappresentante apicale, prof. Dante Mazzitelli (nella foto), ha annunciato che, come previsto per legge, completerà lo stesso l’opera e metterà in gas il territorio, ma con conseguenti aggravi di costi in bolletta, per l’utenza, causati proprio dal mancato ottenimento dei fondi da parte del Comune: in pratica, i cittadini capaccesi saranno quelli che pagheranno di più per utilizzare il metano, in tutta la Campania. 
Inoltre, l’Amalfitana Gas, oltre a segnalare la vicenda alla Corte dei Conti della Campania, ha dato mandato ad un pool di avvocati di stimare i danni causati all’azienda dall’atteggiamento del Comune, che hanno generato lungaggini enormi, che saranno poi richiesti all'ente civico aprendo, di fatto, un lungo contenzioso.
A ‘pagare’, dunque, saranno ancora una volta i cittadini, stritolati da una diatriba tra la concessionaria e l’ente civico sugli adeguamenti Istat dei costi dell’appalto: un’intesa, per la verità, era stata raggiunta ad ottobre 2015, con tanto di accordo sottoscritto, tra tutte le parti (concessionaria, rup, ente), presso l’Avvocatura del Comune. Ma dopo 4 mesi di silenzio, incomprensibilmente il rup, Carmine Greco, ha cambiato opinione avvalendosi di una perizia tecnica, secretata, secondo la quale all’Amalfitana Gas non spetterebbe alcun adeguamento.
Un cambiamento di veduta radicale e mai spiegato dal rup che, di fatto, ha costretto il Comune di Capaccio Paestum a rimanere a mani vuote, e di conseguenza i cittadini a pagare di più (il 45% in più!) sulle future bollette del gas metano.
Intanto, se la ride il Comune di Albanella: accortosi in tempo del pastocchio burocratico, ha revocato l’incarico al rup e, staccandosi da Capaccio, ha ottenuto (decreto già inviato) ben 3,7 mln di euro: a tal riguardo, Mazzitelli ha annunciato, su StileTV, che dal prossimo inverno tutta Albanella avrà il metano.
Non solo. Per dovizia di cronaca, StileTV riporta di seguito, nel dettaglio, tutti gli altri comuni che, di recente, hanno ottenuto i fondi del Mise: Castellabate (2.9 mln), Trentinara (1.7 mln), Giungano (2 mln), Cicerale (3.9 mln), Prignano Cilento (3.4 mln), Rutino (2.4 mln). Solo Capaccio Paestum, dunque, rappresenta l’eccezione in tutta la regione Campania.



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