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31ENNE STUPRATA DA DUE MAROCCHINI
31ENNE STUPRATA DA DUE MAROCCHINI
Salerno, stupro sulla spiaggia di Santa Teresa: giudizio immediato per gli indagati
Redazione
28 ottobre 2016 09:44
Eye
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SALERNO. Giudizio immediato per i due extracomunitari accusati di violenza sessuale nei riguardi di una 31enne, consumata sulla spiaggia di Santa Teresa, a Salerno, lo scorso maggio. Il gup Renata Sessa ha accolto la richiesta del pm Francesco Rotondo e disposto il rito breve alla luce di quanto emerso nel corso dell’incidente probatorio, svoltosi lo scorso luglio, e vista l’evidenza delle prove raccolte dagli inquirenti. I due uomini, al momento, sono rinchiusi nel carcere di Vallo della Lucania dopo che il Tribunale del Riesame non ha accolto il ricorso presentato dall'avv. Gerardo Cembalo per conto dei due presunti stupratori, a cui carico ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza sebbene, entrambi, abbiano dichiarato uno di non trovarsi a Salerno quando si è consumata la violenza, mentre l’altro avrebbe respinto ogni accusa in sede di convalida del fermo. Era la notte tra il 16 e il 17 maggio scorso, la ragazza, nativa del Marocco, stava fumando una sigaretta sulla spiaggia. All’improvviso, dal buio sbucarono due uomini che l’aggredirono. Secondo la ricostruzione dei fatti, dei due marocchini, che la 31enne non conosceva, solo uno l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo, mentre l’altro l’avrebbe molestata e palpeggiata. Quella sera, la donna si trovata sul litorale per ripetere gli appunti della prova d’esame che avrebbe dovuto sostenere l’indomani. Era da poco passata l’una di notte, per strada non c’era anima viva. I due uomini le si avvicinarono e poi le chiesero del denaro, lei tirò fuori dalla borsa 50 euro: a quel punto, uno dei due andò a comprare delle birre mentre l’altro la teneva sott’occhio. La ragazza, compreso il pericolo, tentò di allontanarsi ma i due l’afferrarono, per poi aggredirla e stuprarla. Subito dopo, uno dei due balordi fuggì via, l’altro invece la costrinse a prendere l’auto e a guidarla fino all’alba. Solo dopo diverse ore la giovane, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, riuscì a contattare telefonicamente un suo amico che diede immediatamente l’allarme. I carabinieri rintracciarono l’auto della donna, al suo interno, con lei, c’era il suo aggressore: un marocchino di 38 anni che fu arrestato. L’altro uomo fu fermato, invece, due giorni dopo, dai carabinieri in piazza della Concordia.



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