RUTINO. Arriva, a pochi mesi dalle scorse elezioni Comunali, il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Rutino, come richiesto dalla minoranza consiliare: il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, è stato firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su richiesta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Un caso destinato a far storia nella giurisprudenza, poiché è il primo di questo tipo, in Italia, dopo l’introduzione della Legge Severino. Il sindaco, Gerardo Immerso, risultava infatti incandidabile a seguito di una condanna definitiva, per ricettazione, risalente al 2002. Soltanto pochi mesi fa, il primo cittadino, durante una seduta di Consiglio, si era ‘autosospeso’ dall’incarico rimettendo il tutto nelle mani del vicesindaco, Michele Ferraro. Immerso, tuttavia, si dichiara a tutt’oggi estraneo ai fatti asserendo, invece, di non aver ricevuto nessuna notifica, presentando ricorso al Tar. Nel frattempo, non ci sarà nessun commissario a Rutino: a guidare il Comune sarà l’attuale vicesindaco, in attesa della prossima primavera che si ritornerà nuovamente alle urne, nel 2017.