CAPACCIO PAESTUM. Accertamenti Soget. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa diffusa dalla coalizione “Cento sindaci per Capaccio Paestum” a firma del candidato sindaco, Antonio De Rosa: “Corre voce che l'Amministrazione comunale abbia inviato le cartelle Tarsu/Tari per arginare un enorme buco nel bilancio provocato da crediti divenuti inesigibili, cioè non più riscuotibili. L’ammanco in bilancio, pari a circa 5 milioni di euro, sarebbe stato determinato, per la parte più cospicua, dai mancati pagamenti dei soliti insolventi eccellenti, che non avrebbero pagato tasse e bollette, o che avrebbero ottenuto un considerevole ‘sconto’ sul loro obbligo tributario. Se questa ipotesi trovasse conferma, si getterebbe un’ulteriore ombra sui presupposti che hanno portato a decidere di avviare questa nuova procedura di riscossione, ma anche sul danno patrimoniale che sarebbe stato cagionato al Comune.
Il dato di fatto è che quei debiti, non fatti pagare a chi avrebbe dovuto, hanno determinato un disequilibrio strutturale alla casse comunali che ha portato il Comune sull'orlo del dissesto finanziario.
L'augurio è che tutto questo non sia vero. Sarebbe un fatto di una gravità inaudita!
Riteniamo che su questi fatti sia dovuta una risposta chiara, approfondita e documentata da parte del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, per chiarire:
- A quanto ammontano le mancate entrate in seguito all’annullamento di alcuni accertamenti e dei presunti ‘sconti’ praticati?
- Chi sono i debitori ‘privilegiati’ che avrebbero goduto di ‘corsie preferenziali’ nel pagamento delle bollette?
- I 5 milioni di crediti inesigibili sono tutti realmente inesigibili oppure il Comune avrebbe potuto riscuoterne almeno una parte?
In attesa di una risposta chiarificatrice del primo cittadino, auspichiamo che tutti i Consiglieri comunali si adoperino immediatamente per verificare quanto segnalato, e per far adottare ogni eventuale e più opportuno provvedimento che renda giustizia, almeno in questa circostanza, ai cittadini onesti e a tanta povera gente che, con grande sofferenza, ma con la schiena dritta, cercano di portare avanti le proprie famiglie e non meritano certamente un tale oltraggio”.