AGROPOLI. Un ospedale dotato di pronto soccorso e 20 posti letto: questo il futuro del nosocomio di Agropoli secondo quanto stabilito nel Decreto (n.22 del 13 marzo 2017), concernente i Programmi Operativi 2016-2018, firmato dal dimissionario commissario ad acta alla Sanità campana Joseph Polimeni. Nella programmazione della rete della emergenza-urgenza sono definiti i ruoli delle singole strutture, così come stabilito nel Piano Regionale di programmazione della rete ospedaliera, secondo i livelli di operatività che individuano ancora una volta gli ospedali di Agropoli e Roccadaspide come presidi insistenti in zone particolarmente disagiate dove, quindi, occorre garantire un’attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto di medicina interna e di chirurgia ridotta con funzioni non prettamente di emergenza. Sulla scorta di queste indicazioni l’ospedale di Agropoli dunque riapre i battenti dotato di un pronto soccorso e con un reparto di 20 posti letto di medicina generale; con la possibilità eventuale, secondo quanto previsto per tali strutture, di attivare una chirurgia elettiva ridotta che effettui interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con possibilità di appoggio nei letti di medicina. Non cambia, almeno al momento, la sorte dell’ospedale di Roccadaspide che, in quanto struttura situata in zona particolarmente disagiata, sarà operativo con un pronto soccorso e la disponibilità di 20 posti letto di medicina.
“L’attivazione del pronto soccorso e di alcuni servizi di supporto rappresentano un passo in avanti verso la riqualificazione del presidio ospedaliero di Agropoli. È il frutto di un lavoro attento, a volte silenzioso, ma costante e sinergico da parte dei vari livelli istituzionali, da quello cittadino a quello provinciale, regionale e nazionale”. Ha commentato così la notizia dell’attivazione del pronto soccorsom con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto, la parlamentare cilentana Pd, Sabrina Capozzolo.
“Sappiamo che il lavoro da fare è ancora tanto - aggiunge la Capozzolo - ma dobbiamo continuare a farlo, ciascuno secondo le proprie competenze istituzionali, in maniera sinergica, come abbiamo fatto fino ad oggi. È sconfortante leggere certe dichiarazioni rese da chi, quando la propria parte politica chiudeva i presidi ospedalieri taceva, ed oggi, di fronte ai fatti della nostra parte politica, che prova a ricostruire su quelle macerie, ritrova la parola solo per tentare di demolire - conclude la parlamentare salernitana - direi che non dobbiamo soffermarci più di tanto su questi aspetti: c’è ancora tanto da fare e da ricostruire, e noi siamo tutti in campo per questo”.