MONTE DI PROCIDA (NA). La Calpazio torna da Monte di Procida battuta, nell'ultimo atto della stagione, nella gara decisiva per la scalata all'Eccellenza. Il tecnico dei capaccesi Voza, alla terza finalissima play off, non cambia l'undici che ha steso domenica scorsa la Sanseverinese nella finale gironale. Il Monte di Procida, non irresistibile in difesa, fa affidamento però sulla giornata di grazia dei suoi uomini migliori. Dopo sette minuti di gioco, i padroni di casa guadagnano un calcio di rigore, per fallo su Palma. Dal dischetto Di Matteo non sbaglia. La Calpazio non perde la testa, e trova il pari dopo quindici minuti, sempre su calcio di rigore: un tocco sbagliato all'indietro innesca il contropiede di Monzo, fermato fallosamente dall'estremo difensore di casa Del Giudice. Dal dischetto realizza De Simone. I montesi sembrano accusare il colpo, con i capaccesi che prendono coraggio. Si va al riposo in perfetta parità. L'inizio ripresa è un'altalena di emozioni, con tre gol in cinque minuti: Palma, il goleador principe dei padroni di casa, salta con scioltezza la difesa avversaria e beffa Mazza. Passano appena due minuti: mischia nel'area locale, con il portiere Del Giudice che sbaglia l'uscita; Ruocco ribatte oltre la linea di porta, con l'arbitro che convalida il 2-2. Festa per i quaranta fedelissimi tifosi arrivati da Capaccio. Il Monte di Procida, tuttavia, può contare su importanti individualità in fase offensiva: in contropiede D'Auria, servito benissimo, trova dalla sinistra un gol straordinario, che riporta avanti i suoi. A nulla serve il forcing della Calpazio, che subisce la beffa finale al novantesimo: Ruocco appoggia di testa all'indietro, ma trova impreparato l'estremo difensore Mazza, con la palla che rotola in rete. Il Monte di Procida vince 4-2 e vola in Eccellenza, per la gioia dei seicento spettatori, che hanno riempito il 'Vezzuto/Marasco'. La Calpazio perde la seconda finale play off, ma questa volta a testa alta, sognando ora un ripescaggio nella massima divisione regionale, che potrebbe avverarsi in estate.