PONTECAGNANO. Revocati gli arresti domiciliari ad Antonio Anastasio, il consigliere comunale di minoranza di Pontecagnano Faiano finito in carcere, lo scorso 22 febbraio, nell’ambito dell’operazione ‘Perseo’ condotta dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia, diretti dal cap. Erich Fasolino, che eseguirono 16 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di reggenti, referenti di zona e affiliati del clan Pecoraro-Renna. Anastasio fu arrestato per collegamenti con la criminalità organizzata, peraltro sempre negati dal consigliere ora sospeso: secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe cercato di far cadere la giunta del sindaco Sica per andare a nuove elezioni, appoggiandosi al clan locale che lo avrebbe voluto alla guida del Comune picentino. Il provvedimento è stato emesso, ieri, dal gup Stefano Berni Canani, il quale, prima della pausa estiva, deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio per il 47enne politico di Pontecagnano, che torna libero dopo oltre due mesi agli arresti domiciliari disposti dal Riesame in accoglimento della richiesta, presentata dai suoi legali difensori, di una misura alternativa al carcere, dove Anastasio ha trascorso una ventina di giorni per poi essere trasferito, ai domiciliari, dapprima in Puglia, sua regione d’origine, e successivamente a Maratea.