VALLO DELLA LUCANIA. Ha toccato punte di esasperazione la protesta dei 62 lavoratori del Corisa4 di Vallo della Lucania, che ieri hanno occupato, per l’intera giornata, la sede del consorzio. Un atto forte, per ricevere risposte certe sul pagamento di stipendi arretrati, che arrivano anche a sette mensilità. E qualcosa sembra muoversi, perché entro venerdì, dovrebbero essere versati gli emolumenti di metà dello stipendio di novembre, ed entro il 23 gennaio della restante parte e della tredicesima, seguendo le rassicurazioni del presidente della Yele Marcello Ametrano, in una condizione difficile per gli operatori, che fino al 31 dicembre scorso sono stati assorbiti dalla società di Vallo della Lucania.  In ballo però sembrano esserci cifre diverse, che non combaciano. In sospeso c’è la stessa posizione dei dipendenti, dopo la scadenza del 31 dicembre. C’è chi, come il commissario liquidatore del Corisa 4, Domenico Del Gaudio, spinge per la prosecuzione del contratto con la Yele fino al 30 giugno. Resta il dato legato alla seconda forte protesta attuata, dopo quella di giugno, che portò due operai a salire sul tetto dello stabilimento di Casal Velino (nella foto).