Attualità
Crisi, nel 2012 chiuse 8mila aziende in provincia di Salerno
Marco Rizzo
25 gennaio 2013 15:20
Eye
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La voglia di fare impresa in provincia di Salerno è calata ma non si è fermata. E’ questa la sintesi offerta dalla Camera di Commercio di Salerno, presieduta da Guido Arzano, che ha pubblicati i dati accumulati nel corso del 2012. 8.234 nuove imprese sono nate, ma ben 7.909 hanno smesso di operare. Le cifre permettono di tracciare un saldo positivo di 325 unità, ma la massiccia chiusura di esercizi commerciali è lo specchio della crisi che vivono i settori presi in considerazione. Rispetto al 2011 diminuiscono di 450 unità le aperture, aumentano le chiusure, 800 in più rispetto allo stesso arco temporale, con una maggiore intensità nelle cessazioni che si è verificata nel primo trimestre del 2012.  Va rilevato che a queste cessazioni si sono aggiunte ulteriori 1.060 cancellazioni disposte amministrativamente dalla Camera di Commercio di Salerno (cessazioni d’ufficio), il che porta lo stock di imprese registrate nell’anagrafe camerale a 120.930 (erano 121.626 al 31 dicembre del 2011). Le dinamiche settoriali evidenziano l’andamento negativo solo per le attività agricole (che segnano un -4,8%) e per la manifattura (-0,2%). Le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione presentano il saldo settoriale più elevato in termine di valore assoluto (+475 unità nel 2012), mentre appare rallentare la dinamica del commercio (che si ferma ad un +74). Prosegue, infine, l’ampliamento della base imprenditoriale salernitana per il settore dei servizi.



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