Attualità
Capaccio, Giunta approva Bilancio di previsione 2013
Redazione
25 gennaio 2013 15:28
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CAPACCIO. La Giunta comunale di Capaccio ha approvato il Bilancio di previsione per l’esercizio 2013. L’importante strumento di pianificazione e gestione economica dell’ente è stato approntato dall’assessore ai Tributi, Finanze, Bilancio e Patrimonio, la dott.ssa Maria Rosaria Palumbo (nella foto), con le relative schede e l’annessa Relazione previsionale e programmatica. Il tutto passerà ora al vaglio del Consiglio comunale nella seduta del 29 gennaio prossimo, che si terrà per la prima volta nei locali dell’ex pretura al Capoluogo, dov’è stata allestita quella che sarà a tutti gli effetti la nuova aula consiliare, in luogo della ristrutturata sala udienze, i cui ambienti vertevano in condizioni precarie per il mancato utilizzo.

Previsti ben 22 argomenti all’ordine del giorno, molti dei quali rientranti nel bilancio di previsione approvato dalla Giunta: tra questi sono previsti la discussione del piano triennale delle opere pubbliche, del Regolamento comunale e delle tariffe TARES per l’anno 2013, del piano economico-finanziario del servizio integrato gestione rifiuti, della metanizzazione territoriale comunale e della richiesta d’istituire un distaccamento di Polizia Stradale sul territorio. La nuova aula consiliare è pronta, grazie alla ristrutturazione della sala udienze, i cui ambienti vertevano in condizioni precarie per il mancato utilizzo.

“Il Consiglio comunale, in data 29 gennaio 2013, approverà il bilancio di previsione 2013 nonostante le difficoltà create dai tagli nei trasferimenti dallo Stato – spiega l’assessore alle Finanze e Tributi, Maria Rosaria Palumbo - si tratta di un evento straordinario, in quanto le passate amministrazioni hanno sempre operato in regime di esercizio provvisorio fino alla scadenza del termine per l’approvazione”.  “La spesa corrente è stata ridotta per effetto dei tagli cercando comunque di garantire i sevizi e l’occupazione di coloro che lavorano in società collegate all’ente – aggiunge la Palumbo - lasciando inalterate le tasse, gli altri prelievi fiscali comunali ed il costo dei servizi a domanda individuale (ad esempio la mensa e il trasporto scolastico) e nei limiti delle risorse disponibili, sono stati assicurati maggiori servizi sociali alla fasce deboli e agli interventi pubblici sul territorio. Considerato che gli enti locali, al momento, e ancora di più in futuro, sono impossibilitati ad autofinanziarsi per realizzare le opere strategiche, ci siamo attivati per cercare  finanziamenti attraverso la finanza di progetto e i bandi europei”.



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