Attualità
Capaccio, Consulta Sicurezza lamenta ritardi istituzionali su richieste inoltrate
Comunicato Stampa
31 gennaio 2013 18:59
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CAPACCIO. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, il seguente comunicato inviato alla nostra redazione dai componenti della Consulta comunale per la Sicurezza, presieduta dal l.te Vincenzo Topo (nella foto), al fine di segnalare, "con profonda amarezza", i ritardi istituzionali inerenti le richieste inoltrate in merito ad una più ampia funzionalità della stessa sul piano progettuale ed esecutivo sul territorio, riferendosi anche agli ultimi episodi di aggressione e di furti perpetrati ai danni dei cittadini capaccesi. 

“Seppur pregiati dall’Amministrazione comunale tutta – commenta il l.te Vincenzo Topo – nell’averci dato incarico consultivo sulla sicurezza del territorio di Capaccio-Paestum, ciò non determina in modo adeguato ed efficiente una laboriosità progettuale la quale aggreghi con ordinata e precisa volontà operativa tutte le soluzioni occorrenti ai fini della sicurezza. Non possiamo più tollerare gli atti di violenza, di furti, rapine e tentate spoliazioni – continua il l.te Topo - occorre da subito attivarsi ai fini di debellare completamente sia le propensioni a delinquere che gli spazi i quali si prestano, per mancata o scarsa illuminazione o per difetto di mancata vigilanza, ad atti vandalici e delinquenziali; così come già dalla Consulta  suggerito con giusto verbale del 14 gennaio 2013 inerente alla scarsa illuminazione di alcune aree del territorio e quanto, questi, contribuisca alla realizzazione di atteggiamenti criminali o di vandalismo”. 

“Ho già fatto notare che sul territorio di Capaccio Paestum e nei comuni limitrofi – commenta Glicerio Taurisano, responsabile del CeSDiS per la Campania e componente della Consulta – trovano dimora un gran numero di extracomunitari e stranieri propensi a delinquere nonché inclini alle più snodate interpretazioni di violenza. È ora che le Istituzioni obiettano a tale rappresentativa delinquenziale attraverso un ampia operazione di monitoraggio, di controllo documentale e di permessi a soggiornare in territorio Italiano, in forza alla normativa sui cittadini stranieri, comunitari ed extracomunitari, allorché, le tristi situazioni di crisi economica e di mancanza di lavoro possono, ne è vero, alimentare escalation sia di furti che di aggressioni. Occorre, senza fare allarmismi, adottare tutte le dovute, necessarie e fattibili decisioni in termini di sicurezza e di benessere cittadino, anche e soprattutto con il controllo giudiziario e amministrativo, al fine di individuare clandestini, irregolari e soggetti già noti alla Giustizia Italiana, nonché contrastare gli illeciti affitti di unità abitative del territorio a persone prive di documenti e senza un onesto lavoro. Questo a beneficio di una seria integrazione verso quegli extracomunitari i quali interessi sono riscontrabili solo ed essenzialmente nella legalità”.



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