Attualità
Hotel Raito, Fedele Ragosta in carcere per estorsione e turbativa d'asta
Comunicato Stampa
04 febbraio 2013 14:35
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SALERNO. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica e Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Salerno nei confronti di Fedele Ragosta. Le indagini delegate alle Fiamme Gialle si sono concentrate sulle vicende riguardanti l’aggiudicazione, nell’aprile 2005, della procedura fallimentare della struttura alberghiera “Hotel Raito” (nella foto, di proprietà della fallita “Hotel Raito spa”) da parte del “Gruppo Ragosta”. Infatti, dopo tre incanti andati deserti, l’aggiudicazione finale è avvenuta, a seguito di asta pubblica bandita dal Tribunale di Salerno, alla “Ragosta Real Estate Srl”, amministrata da Fedele Ragosta, unica partecipante che ha corrisposto una cifra di poco superiore ai 6 milioni di euro a fronte dei 9 inizialmente richiesti.
Nello specifico, le investigazioni hanno permesso di raccogliere concreti elementi secondo cui un altro soggetto, identificato in Francesco Soglia (che in quel periodo attraverso la “Soglia service s.r.l.” gestiva la struttura alberghiera in virtù di un contratto di fitto con la curatela) e interessato a presentare l’offerta per l’aggiudicazione, è stato destinatario di minacce ed intimidazioni finalizzate a farlo desistere dalla partecipazione all’asta fallimentare. Intimidazioni che hanno raggiunto il loro scopo poiché la parte offesa non ha partecipato alla gara. È stato quindi accertato il collegamento tra l’episodio criminoso delle minacce e l’individuazione del Fedele Ragosta quale mandante.
Quest’ultimo, è stato già oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare nell’anno 2012, unitamente ad altri 59 soggetti, nell’ambito di una vasta indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli e condotta dalle Fiamme Gialle partenopee per i reati di associazione a delinquere, reimpiego e riciclaggio di proventi illeciti. I reati contestati nell’odierna ordinanza custodiale al Ragosta, associato presso la casa circondariale di Poggioreale/Napoli, sono di concorso in estorsione e turbata libertà degli incanti aggravati dal metodo mafioso.



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