Attualità
Chiusura Ospedale Agropoli, amministratori autosospesi
Comunicato Stampa
27 luglio 2010 12:10
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OSPEDALe_AGROPOLI

 

Anche il sindaco di Agropoli Franco Alfieri (Pd) e tutti gli assessori comunali - Mauro Inverso, Eugenio Benevento (Pd), Angelo Coccaro (Rifondazione Comunista), Antonio Pepe (Verdi), Adamo Coppola (Pd), Francesco Crispino (Pd), Raffaele Carbone (Udc) – si autosospendono dai rispettivi partiti in forma di protesta contro la decisione di penalizzazione e di riconversione dell’ospedale civile agropolese. La decisione della giunta comunale si affianca all’iniziativa della maggior parte dei consiglieri comunali. 

"E’ una protesta – afferma il sindaco Franco Alfieri - voluta dai capigruppo consiliari e dal presidente del consiglio che condividiamo e sosteniamo pienamente. Tutti i membri della giunta comunale prendono le distanze dai rispettivi partiti politici. Nella vicenda ospedale, che con le ultime scelte uscirà definitivamente dalla rete dell’emergenza, abbiamo riscontrato disattenzione e chiusura verso le esigenze del territorio. Continueremo a dare battaglia per salvaguardare il pronto soccorso della struttura sanitaria". 

 

La nota del Presidente del Consiglio Comunale Agostino Abate

 

Nella mia qualità di presidente del Consiglio Comunale di Agropoli comunico che, con note prot. N. 23334 e n. 23333 del 22/07/2010, ho trasmesso al Sindaco, ai consiglieri comunali ed agli assessori di Agropoli ed a tutti i Sindaci del «Comitato dei Sindaci del distretto 108 dell’ex ASL SA3, allargato ai comuni di Capaccio, Trentinara e Giungano», lo stralcio del verbale della conferenza dei capigruppo consiliari del 20/07/2010 e da cui si rilevava che: 

«i presenti, dopo aver preso atto e verificato che;

la dismissione dell’ospedale di Agropoli e,quindi, del Pronto Soccorso Attivo, è il frutto sconcertante di un provvedimento che non è partito dalla testa del problema ma dalla coda e cioè: tenere fisse ed invariabili alcune strutture ospedaliere anche se operano in contesti territoriali senza demografia e tagliare quelle senza riferimenti politici locali sovraordinati;

tale scellerata dismissione  è certamente la conseguenza della inquietante  lottizzazione politica partitica  di questo nostro territorio, peraltro non  direttamente rappresentato a detti livelli  regionali e provinciali; 

rilevano  che la storia politico-economica di Agropoli  è costellata da una lunga serie di occasioni di sviluppo  purtroppo  sempre  sfuggite  per assenza di  valida rappresentanza  locale ai richiamati livelli   e    constatano   il  fallimento  totale  di tale  politica  sovracomunale. 

Per quanto sopra e senza  ulteriore indugio decidono di prendere le distanze dai propri  e rispettivi partiti politici di appartenenza e di non rappresentarli  più in Consiglio Comunale  né  in altri contesti politici provinciali o regionali  e ciò fino a quando non verrà «decretata»  la definitiva   permanenza  dell’Ospedale di Agropoli  nella rete  dell’emergenza e dell’urgenza. 

A tempo abbondantemente scaduto per ogni  giusta pausa di riflessione sulla richiamata proposta della conferenza dei capigruppo , hanno aderito all’iniziativa i consiglieri comunali: ABATE Agostino - ANDREIUOLO  Angelo - COMITE   NicolaDE ROSA Pasquale – ERRICO  Luca - FARRO Ferdinando – GIULIANO Gianluigi - LA PORTA  Massimo - MARCIANO Pietro Paolo - ORRICO Giovanni - PIZZA Michele - PROTA Emilio - SANTOSUOSSO Gerardo - SERRA Carmine - VANO Pippo. 

I richiamati consiglieri comunali danno atto alla città  che tale azione non è dimostrativa ma sostanziale   e ,quindi , fin da ora , decidono di coordinarsi  tra di loro ed in modo tale  da contrastare  ogni eventuale difesa politica sovra comunale che volesse tentare  di giustificare il proprio operato politico partitico adducendo motivazioni di addebito all’altra  componente politica.   A parere di tutti , è infatti  evidente che in tale  colpevole situazione  ci ricadono  comportamenti  ed inefficienze di tutte le parti politiche ( di allora : legge regionale n. 16/2008 e di oggi :  fase commissariale  del governatore Caldoro).

Ritengono  però di lasciare inalterato il funzionamento del Consiglio Comunale di Agropoli,  confermando  così  dignità e diversità  al dibattito politico pubblico locale proprio in questo particolare momento di esigenza di crescita civile di una comunità fortemente penalizzata dal disinteresse  politico sovracomunale  e , a tal fine   (art. 7 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale) , decidono  e comunicano che le appartenenze  ai propri gruppi politici   comunali restano inalterate  fino a nuove o diverse comunicazioni». 

E’ già in  corso  il coordinamento  per rendere sostanziale  l’azione di contrasto a tale politica provinciale e  regionale  che ha  volutamente  ignorato e continua ad ignorare la realtà dei FATTI.

FATTI  che   documentano in modo chiaro ed inequivocabile come l’Ospedale di Agropoli  sia  sede indispensabile  di pronto soccorso ospedaliero così come già inserito nella rete dell’emergenza e dell’urgenza.



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