Attualità
Velia, Angela Malfitano attrice e regista di "Medea e Clitennestra"
Comunicato Stampa
19 agosto 2010 10:53
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Due grandi donne della mitologia greca insieme sul palco di VeliaTeatro. Accade nello spettacolo "Medea e Clitennestra", ideato e recitato da Angela Malfitano, in scena il 19 agosto (ore 21), nell’ambito della XIII edizione della rassegna sul teatro antico nell’area archeologica di Elea-Velia.

Due monologhi distinti ma tenuti insieme dalla caratteristica di interpretare due figure femminili del mito antico rilette da autori moderni. Medea, l’eroina tragica che abbandonata dal marito Giasone decide di uccidere i propri figli, appare nella versione da racconto popolare del monologo scritto da Dario Fo e Franca Rame, con la protagonista che si esprime in un grammelot misto di termini rinascimentali e dei dialetti centroitaliani. La nutrice, le donne del popolo e altri personaggi provano a convincere Medea ad accettare la situazione di donna respinta, ma lei si ribella e compie il misfatto. "È una Medea determinata, straziata, indomita e intensa - spiega la regista e attrice Angela Malfitano, poliedrica artista formatasi alla scuola del maestro Leo De Berardinis – Una donna di femminilità senza pudore, che vuole ribellarsi a un giogo maschilista e in parte anche razzista visto che era di origine straniera".

Poi Clitennestra, la regina di Micene, moglie di Agamennone che uccide il marito e l’amante Cassandra, qui ispirata al personaggio descritto da Marguerite Yourcenar nella raccolta «Fuochi», in cui la scrittrice la ritrae donna comune colpita dalla miseria di un amore non più corrisposto. Clitennestra è davanti a un’immaginaria corte di giudizio dopo aver compiuto il duplice assassinio. "Dalla rilettura della Yourcenar - sottolinea la Malfitano - spicca una donna forte e innamorata con le sue ragioni e i suoi dolori. Un’anima che scava in se stessa e in chi le è di fronte". Ne emerge un’eroina tragica per molti aspetti inedita: "Una donna piena di caustica ironia, un’anima intrisa di doloroso stupore e di una specie di eterna fanciullesca innocenza. Con tinte addirittura grottesche", racconta l’autrice che interpreta una Clitennestra stracciona che si libera dei cenci per rivestirsi – parallelamente alla rievocazione delle sue vicende passate – di abiti regali.

VeliaTeatro 2010 prosegue il 22 agosto con «Dioniso, perduto Iddio», allestito da «La Bottega del Pane». Ultimo appuntamento il 24 agosto con il «Concerto dal VI libro dell'Eneide», realizzato dalla compagnia Ca' Rossa, per la regia e l'interpretazione di Matteo Belli.

La manifestazione, organizzata dalla Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si svolge col sostegno di Soprintendenza Archeologica di Salerno, Regione Campania, Provincia di Salerno, Ente Provinciale Turismo di Salerno, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Comunità Montana Lambro e Mingardo, Comune di Ascea. 

Botteghino 10 euro. Navette gratuite dal parcheggio all’ingresso dell’area archeologica di Elea-Velia per l’acropoli dalle 19.30. Collegamento gratuito in bus, alle 18, da Salerno-Piazza Ferrovia e ritorno (info e prenotazioni all’Ept Salerno: 089 231432).  Info: Pro loco di Ascea - 0974 972230

Bartolomeo Ruggiero - Ufficio Stampa VeliaTeatro - tel. 339 4859543 - Email barty121@hotmail.com



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