Attualità
Continua l'inchiesta di "Striscia" ad Agropoli
Redazione
22 ottobre 2010 07:52
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Strisci_ritorno_Stoppa

 

AGROPOLI. “Striscia la notizia” continua la propria inchiesta ad Agropoli dopo l’aggressione all’inviato Edoardo Stoppa da parte di due proprietari di un’azienda zootecnica locale mentre stava effettuando un servizio denunciante il maltrattamento degli animali detenuti all’interno: Stoppa si è nuovamente recato ad Agropoli presso la stalla, tra l’altro già sottoposta a sequestro, nel mese scorso, dagli uomini della Forestale di Foce Sele, agli ordini del comandante Marta Santoro.  I caschi verdi, infatti, avevano accertato che il capannone per il ricovero del bestiame era stato realizzato in maniera completamente abusiva. Inoltre, erano stati sequestrati anche una ventina di capi di bestiame tra bufali, vitelli e cavalli, sprovvisti di auricolare identificativo, della necessaria documentazione sanitaria e dei documenti sulla tracciabilità previsti dalla legge.

Stoppa, dunque, ha fatto ritorno nella cittadina cilentana per verificare quali siano le attuali e le reali condizioni dei cavalli e degli altri animali all’interno del capannone abusivo. Il cavallo legato con una corda al tetto della stalla e con evidenti ferite aperte, ripreso nel servizio, sta già meglio: adesso è in grado di reggersi da solo sulle sue zampe e le lesioni iniziano a rimarginarsi. Tutti gli animali sono ora all’aperto dove possono rifocillarsi e sono stati visitati e medicati da un veterinario.

L’inviato, durante il servizio mandato in onda ieri sera, ha intervistato il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, dott. Nicola Di Fusco. “Vi è un evidente stato di precarietà – ha affermato Di Fusco - sia della struttura che dell’allevamento, se così vogliamo chiamarlo e per usare un termine eufemistico: infatti, gli animali sono denutriti e non vivono in condizioni idonee. Purtroppo abbiamo dovuto constatare un’ulteriore rottura dei sigilli, che certamente complicherà la situzione dei responsabili che sono già stati deferiti dall’Autorità Giudiziaria”. Infatti, il capannone sequestrato è aperto e il proprietario dei cavalli, come si è potuto evincere dalle immagini, era al suo interno senza preoccuparsi del fatto che stesse commettendo un nuovo reato, quello di violazione di sigilli, appunto. Al momento del servizio, anche la donna era presente sul posto, urlando: “Non voglio essere ripresa altrimenti faccio il secondo round”. Intanto, il Corpo Forestale dello Stato sta cercando un posto dove gli animali sequestrati possano vivere meglio.

Nel concludere il servizio, Stoppa ha affermato di essersi recato presso l’azienda zootecnica di Agropoli dopo una segnalazione da parte di un cittadino stufo di vedere gli animali detenuti in quelle condizioni. La persona in questione non ha voluto farsi riprendere dalle telecamere: di spalle e con un cappuccio in testa, ha testimoniato che, circa 7-8 giorni prima del servizio, è morto un cavallo, successivamente seppellito nel terreno adiacente la stalla, trovando deplorevole che gli animali non vengano regolarmente nutriti. Alla conclusione del tg satirico, Edoardo Stoppa ha annunciato che terrà informata l’intera Nazione su ogni futuro sviluppo della storia.



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