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Otto consiglieri contro il Concorso d'Idee
Redazione
22 ottobre 2010 11:40
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PAESTUM. Presentata una richiesta di sospensione in merito alla conferenza dei  servizi preliminare concernente il Concorso Internazionale di Idee per Paestum. Il documento, sottoscritto e protocollato questa mattina, ha come firmatari otto consiglieri comunali: i sei facenti parte dell’opposizione (Ragni, Vicidomini, Giuseppe Mauro, Voza, Troncone, Longo) e due appartenenti alla maggioranza, Valletta e De Riso. La conferenza dei servizi, fissata per il prossimo 29 ottobre, presso la sede comunale di Capaccio Scalo, è stata  indetta dall’Amministrazione comunale per procedere all’esame dell’ipotesi progettuale al fine di acquisire quali siano le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla osta e gli assensi richiesti dalla normativa vigente. L’opinione dei firmatari, invece, è che, sebbene gli indirizzi generali fossero al tempo condivisibili, al momento si stanno precorrendo i tempi senza procedere ad utilizzare i fondi a disposizione per uno studio approfondito della situazione dal momento che, stando a quanto affermato dai tecnici Li.P.A. che hanno potuto visionare i documenti inerenti il progetto, ci sarebbero non poche incongruenze. “Siamo forti dell’appoggio del Li.P.A. e delle associazioni dei cittadini delle borgate interessate dal progetto  di riqualifica dell’area 220" ha spiegato il consigliere di opposizione, Giuseppe Troncone, Presidente della Commissione Controllo e Garanzia. Troncone, peraltro unico consigliere ad avere votato contro l’approvazione della delibera del Bando Concorso Internazionale di Idee per Paestum, nella seduta consiliare del 27 novembre 2008, sarebbe “preoccupato” dal fatto che i fondi a disposizione, (che ammontavano a 1.000.000 di euro dei quali 250.000 euro sarebbero già stati spesi per le prime fasi del progetto in questione) vengano sprecati senza che si proceda ad uno studio approfondito e che si saltino passaggi fondamentali come il censimento della situazione attuale degli immobili abusivi prima di passare alle vie di fatto. Il generale già in Consiglio Comunale aveva esortato a creare una  continuità armonica, tra il progetto della riqualifica dell’area 220 e il Piano Spiaggia, che rientrasse nel redigendo Puc tenendo presenti le varie economie esistenti sul territorio. A quanto ribadito ci sarebbe troppa fretta nel fare le cose “Si è già arrivati alla conferenza dei servizi - ha spiegato Troncone - e sembra che siano addirittura pervenuti avvisi di esproprio ad alcune attività commerciali site a Torre di Mare che dovrebbero essere abbattute per  trovare nuova allocazione all’interno della fascia pinetata. A questo si aggiungerebbe, poi, l’intenzione  di riconvertire la villa comunale S. Anna in un parcheggio”. A tal proposito per raccogliere le istanze dei cittadini si terrà questa sera un incontro con la cittadinanza proprio a Torre di Mare. L’Amministrazione ha replicato alla presa di posizione dei Li.P.A., i quali avevano invitato i soggetti convocati a non partecipare alla Conferenza dei Servizi, affermando in una nota stampa diffusa dal portavoce, il consigliere Carmine Caramante: “I motivi di questa contrapposizione ad un progetto che ha suscitato, a livello accademico e su giornali specialistici, grande interesse, e che finalmente rappresenta la prima iniziativa seria con la quale un’Amministrazione comunale ha deciso di riqualificare dal degrado un’area tra le più preziose del nostro territorio, ci lasciano ancor più esterrefatti. Si fa riferimento addirittura a procedure svolte in maniera frettolosa e si insinuano dubbi sulla legittimità degli esiti concorsuali, tutte cose che rispediamo ai mittenti in maniera netta e decisa. Questo Concorso d’Idee è un fiore all’occhiello della recente attività amministrativa, sulla base del quale andremo avanti per dare alla contrada Torre di Mare un nuovo riassetto, un’occasione di sviluppo sostenibile, di recupero dei tratti caratteristici, di eliminazione di quanto ne ha deturpato il patrimonio ed intaccato la vivibilità. Il progetto vincitore prevede un recupero dell’attuale stato dei luoghi attraverso ricostruzioni dei volumi esistenti con materiali compatibili, la ricucitura del tessuto connettivo tra la fascia pinetata e l’abitato storico e nuove strutture di tipo commerciale per la nascita di un’economia basata sulle tipicità”.



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