Attualità
Museo di Hera Argiva resta chiuso: mancano fondi
Redazione
22 novembre 2010 15:50
Eye
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CAPACCIO. Il Museo Narrante di Hera Argiva resta chiuso. Se l’esondazione del Sele lo aveva in pratica riempito d’acqua, ed ora che sono passate quasi due settimane dall’alluvione che ha messo ko il Museo di località Gromola, ripulito dal fango e presidiato per evitare sciacallaggi, a non permettere di procedere alla riapertura è lo stato in cui versano gli impianti.

Si tratta, in pratica, di riuscire a mettere in sicurezza la struttura. E servono fondi, interventi. Richiesti con una domanda di pronto intervento urgente da Marina Cipriani, Direttore del Museo Nazionale e degli Scavi Archeologici di Paestum. L’attesa è ora per la risposta della direzione regionale. 60 mila euro. A tanto ammonta la prima quantificazione dei danni, con la cifra che, se stanziata, servirebbe per rimettere in sesto il Museo Narrante di Hera Argiva, con la Cipriani che ha sollevato il problema durante l’edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, nel corso della tavola rotonda promossa dalla Confederazione Italiana Archeologi "Crisi economica e Beni Culturali: Analisi e proposte", tenendo a sottolineare che "il danno non era prevedibile, anzi ancora non ci spieghiamo come mai ciò sia accaduto terminata la grande pioggia. Un incidente che non può essere imputato ad una mancanza di conservazione da parte nostra, bensì nel problema più ampio che riguarda i canali di bonifica".

Attorno al Museo Narrante di Hera Argiva c’è, secondo la Cipriani, un problema di manutenzione. Anche qui mancano i fondi necessari: “"Il problema – dichiara la Cipriani - è che c’è una grossa forbice tra i fondi istituzionali e i fondi straordinari. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto consistenti finanziamenti europei grazie ai fondi strutturali Por Campania, ma vincolati da una spendibilità in tempi ristrettissimi e legati solo alla realizzazione di interventi, non alla loro conservazione. Con questi fondi a Paestum abbiamo realizzato una serie significativa di opere, dal restauro delle Mura orientali dell’Area Archeologica, con la creazione di un percorso interno ed esterno, al restauro di ben 400 lastre affrescate sulle tombe. Il punto è che non abbiamo i fondi per la loro manutenzione, a causa dell’irrisorietà dei fondi istituzionali”. Un altro dei problemi è la scarsità del personale: “La carenza di personale è aggravata dal fatto – prosegue la Cipriani - che la maggior parte del personale è prossimo all’età pensionabile e che non c’è certezza sul rimpiazzo".  

Insomma, per la riapertura del Museo Narrante di Hera Argiva bisognerà attendere che arrivino i fondi. Nel frattempo si rischia di tenere chiuso per troppo tempo un pezzo importante del patrimonio archeologico e culturale del comune di Capaccio Paestum, annualmente visitato da migliaia di turisti ed appassionati. Non resta altro che aspettarsi una positiva e rapida risposta da parte della direzione regionale. Il tutto in una triste epoca di tagli e di stretta sugli interventi. Il futuro resta, insomma, attualmente molto incerto.



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