Attualità
Vassallo, s'indaga su due suicidi sospetti
Redazione
03 dicembre 2010 13:54
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POLLICA. Condannati ad una fine tragica perché contro le lottizzazioni cementizie ed abusive: è l’inchiesta pubblicata nell’edizione nazionale odierna de “Il Mattino” su due “strani” casi di suicidio avvenuti qualche anno prima del barbaro assassinio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, freddato con 9 colpi di pistola il 5 settembre scorso. Gli inquirenti iniziano a sospettare, in realtà, che si possa trattare invece di due omicidi perpetrati commissionati ai danni di oppositori del cemento selvaggio sulla costiera cilentana. Supposizioni che emergono a circa 90 giorni dall’omicidio del sindaco-pescatore. La svolta nelle indagini c’è, non lo negano nemmeno gli investigatori che si muovono cauti tra il Cilento e l’Antimafia di Salerno, seguendo piste che necessitano dello stretto riserbo istruttorio. Come riporta stamane il quotidiano campano, un cittadino di Pollica, tale Francesco Malzone, pensionato, ha dichiarato di “non dimenticare quei due strani suicidi, quelli dei compaesani Domenico De Marco e Amedeo Rago. Erano due oppositori della lottizzazione Melaro, ville che guardano il mare di Agnone”.

E proprio lui, Malzone, altro fiero oppositore della lottizzazione, la sera del 6 marzo 2006 venne sequestrato, incaprettato e torturato per 20 minuti dalla cricca che “ha in mano tutti gli affari immobiliari di Acciaroli ed Agnone”. Ora è in fase di appello il processo ai presunti torturatori: tra di loro, quella notte, pare ci fossero un vice sindaco, un faccendiere della cricca, un ex mazziere, ma anche giovani di un clan camorristico di Salerno, inconfondibili perché con le sopracciglia rasate in parte. E risuonano come strane anche le parole di Vassallo affibbiate a Roberta Marrone, ex consigliere comunale di Agropoli: “Questi si vogliono mangiare il Cilento”. Una chiara opposizione di Vassallo alla lottizzazione di San Nicola a Mare testimoniata dalla sua assenza alla cena dell’affaire del 17 agosto scorso. L’articolo, a firma del collega Antonio Manzo, parla anche di un altro testimone da sentire, che svelerebbe affari della cricca in un bar della stazione di Agropoli, il quale saprebbe molto delle lottizzazioni che si sono succedute sulla costa tra Agnone ed Acciaroli, proprio a partire da Melaro, dove ci fu chi vendette due volte lo stesso bene, agli inizi degli anni ’90. Gli stessi furono venduti all’ex presidente del Napoli Calcio, Corrado Ferlaino.  All’epoca, il Consiglio comunale di Montecorice approvò il progetto: una volta partita la costruzione delle villette, i lavori furono bloccati.



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