Attualità
Parco del Cilento, le accuse dell'ex presidente Marotta dopo l'approvazione del Piano
Redazione
05 gennaio 2010 11:32
Eye
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L’approvazione del Consiglio regionale della Campania del documento di programmazione del Parco del Cilento (arrivata alla vigilia di Natale dopo quasi un decennio di attesa) scatena la reazione dell’ex presidente della Comunità del Parco, Gino Marotta. “Nelle Pubbliche Amministrazioni, si sa, c’è chi lavora e chi a risultati ottenuti raccoglie i meriti. È nel gioco della politica ma ciò che mi preoccupa è che gli attuali vertici del Parco si felicitano dell’approvazione di uno strumento che di fatto non risponde più alle reali esigenze del territorio dell’area protetta”. Ci va pesante l’ex presidente che ha fatto sì che si arrivasse all’importante risultato conseguito negli uffici della sede del Parco, proprio durante il suo mandato presidenziale. Ma oggi in pochi sembrano ricordarsene. Per Marotta il piano è già vecchio e cambiato: “Senza scandalizzarci occorre un’immediata rilettura del territorio. Il presidente Troiani ed i sindaci dovrebbero sedersi intorno allo stesso tavolo e pensare a ridurre l’estensione del Parco di qualche decina di miglia di ettari rispetto a quello attuale per includere al suo interno le arre che realmente hanno una valenza naturale e paesaggistica”. Sulla gestione del Parco, Marotta è ancora più duro: “Durante la mia presidenza ho cercato sempre il confronto con gli oltre 100 sindaci del territorio. Oggi assistiamo ad un governo del Parco chiuso nel suo Palazzo. Ho già avuto notizia che il direttivo ha già avviato la revisione del piano socio economico. Se ciò fosse vero, sarebbe davvero grave, poiché non può prendere decisioni in maniera autonoma”. Sul piano Pirap, recentemente approvato, infine, Marotta denuncia: “Doveva essere un moltiplicatore di risorse per milioni di euro, è servito solo a spartire i fondi. Con l’ente che si è riservato ben 6 milioni di euro”.



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