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Postiglione, uccise ex moglie e lo scrisse su Facebook: Pagnani condannato a 30 anni
Redazione
11 novembre 2015 13:15
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POSTIGLIONE. Condannato a 30 anni di carcere Cosimo Pagnani, il 33enne di Sicignano degli Alburni reo confesso dell’omicidio dell’ex moglie, Maria D’Antonio, avvenuto il 30 novembre 2014 al culmine dell’ennesima lite. La sentenza, al termine del rito abbreviato, è stata emessa ieri dal giudice Stefano Berni Canani che ha deciso per una condanna a trent’anni: il pm, Elena Cosentino, aveva chiesto invece l’ergastolo nonostante lo sconto di pena previsto dal ricorso al giudizio alternativo. Disposta anche una provvisionale di 250mila euro in favore delle parti civili, a garanzia di un risarcimento che dovrà essere quantificato dal giudice civile. A costituirsi in giudizio i fratelli di Maria D’Antonio e un curatore speciale in rappresentanza della figlia di nove anni. La tragedia si consumò nell’abitazione, sita a Postiglione, dove la donna, 34enne, viveva insieme alla loro bambina della quale aveva avuto dal giudice la custodia temporanea. I due erano in attesa che il magistrato stabilisse i termini per l’affidamento della piccola e proprio la bambina era il motivo per il quale litigavano spesso. Il litigio furibondo era avvenuto verso le 20.00 nell’abitazione, situata in località Zonzo: l’ennesima discussione tra i due è sfociata, purtroppo,  nell’omicidio della donna raggiunta da 9 coltellate, delle quali almeno due mortali. A condurre le indagini i carabinieri della Compagnia di Eboli, diretti dal capitano Alessandro Cisternino, che al loro arrivo trovarono l’uomo ancora in casa e l’arma del delitto sul tavolo della cucina, mentre l’ex moglie giaceva senza vita sul pavimento.



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