Attualità
Concessioni camping: Regione boccia rinnovo
Redazione
28 febbraio 2011 08:38
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CAPACCIO. La Regione boccia la richiesta del Comune, finalizzata al rinnovo della concessione per altri nove anni del demanio in uso temporaneo a dieci campeggi, già titolari di concessioni attualmente scadute. Le concessioni fanno riferimento all’utilizzo della fascia pinetata di Paestum che insiste lungo la costa tra le contrade marittime Laura e Torre di mare. Tutte le aree saranno reintegrate al demanio civico del Comune di Capaccio Paestum. I proprietari dei campeggi pagano un canone annuo di 1,2 euro al metro quadrato. Al provvedimento regionale si sono opposti  sia l’ente comunale, capeggiato dal sindaco Pasquale Marino, che i proprietari dei campeggi, procedendo con un ricorso al Tar. La bocciatura della giunta regionale è stata motivata con una serie di valutazioni, che fanno riferimento all’uso del demanio pubblico. In primis, la Regione ha stabilito che le concessioni dovranno essere assegnate con un avviso pubblico, al quale tutti potranno partecipare. Sotto accusa anche  gli abusi effettuati durante gli anni sul pubblico demanio che, all’inizio, è stato dato in concessione dalla Regione, attraverso un cambio di destinazione d’uso. I suoli civici infatti, negli anni scorsi  su richiesta del Comune,  furono riclassificati da terre utilizzabili per la coltura agraria (categoria B), a terre boschive e pascolive (categoria A) e date in concessione ai titolari di campeggi. L’obiettivo era quello di riqualificare le aree attraverso dei piani di cultura e di conservazione della pineta in concomitanza all’insediamento dei campeggi. Di fatto, sulle aree sarebbero stati realizzati manufatti abusivi, che non sono stati sanati e che non possono essere sanati. "Sulle quote – si legge del deliberato regionale – sono stati realizzati manufatti di tipo turistico o abitativo e, conseguentemente, non si riscontrano quelle migliorie agrarie sostanziali e permanenti che possono giustificare la concessione dei suoli". Stesso discorso per i suoli demaniali dove non sono stati costruiti dei manufatti "le stesse risultano prive di migliorie agrarie, pertanto, sono reintegrate – precisa il deliberato regionale - nella massa collettiva del Comune di Capaccio, in accoglimento delle proposte di reintegrazione, e con rigetto di tutte le opposizioni  prodotte dagli occupatori abusivi del civico demanio".  In buona sostanza, a causa della  presenza di investimenti fissi di tipo turistico, i suoli demaniali hanno perso la natura agro – silvo –pastorale, nel cui rispetto erano state rilasciate le concessioni per l’utilizzo dei terreni. Contro il rigetto delle autorizzazioni, per il rinnovo delle concessioni per altri nove anni, i dieci imprenditori turistici, che attendono l’esito del ricorso presentato al Tar.



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