Attualità
Concessioni campeggi: Tar accoglie ricorso
Redazione
23 marzo 2011 14:04
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CAPACCIO. Il Tar, sezione staccata di Salerno, accoglie il ricorso del Comune di Capaccio Paestum contro la bocciatura da parte della Regione della richiesta, finalizzata al rinnovo della concessione per altri nove anni del demanio in uso temporaneo a dieci campeggi, già titolari di concessioni attualmente scadute. Il tribunale amministrativo infatti, ha emesso l’ordinanza di annullamento, previa sospensione dell’efficacia del provvedimento regionale, con il quale l’ente rigettava l’istanza per il cambio di destinazione d’uso delle terre afferenti al patrimonio del Comune di Capaccio Paestum. "Atteso che l’impugnato provvedimento – si legge nell’ordinanza del Tar – risulta emesso in violazione dell’indefettibile modulo partecipativo, all’interno del quale la decisione poteva essere oggetto di confronto tra le parti, accoglie, al fine del riesame, l’istanza". Le attività estive per i dieci campeggi, che hanno un’ospitalità di circa 2000 turisti, almeno per il momento, sono salve. Le concessioni fanno riferimento all’utilizzo della fascia pinetata di Paestum che insiste lungo la costa tra le contrade marittime Laura e Torre di mare. I proprietari dei campeggi pagano un canone annuo di 1,2 euro al metro quadrato. Al provvedimento regionale si sono opposti  sia l’ente comunale, capeggiato dal sindaco Pasquale Marino, che i proprietari dei campeggi, procedendo con un ricorso al Tar. La bocciatura della giunta regionale è stata motivata con una serie di valutazioni, che fanno riferimento all’uso del demanio pubblico. In primis, la Regione ha stabilito che le concessioni dovranno essere assegnate con un avviso pubblico, al quale tutti potranno partecipare. Sotto accusa anche  gli abusi effettuati durante gli anni sul pubblico demanio che, all’inizio, è stato dato in concessione dalla Regione, attraverso un cambio di destinazione d’uso. I suoli civici infatti, negli anni scorsi  su richiesta del Comune,  furono riclassificati da terre utilizzabili per la coltura agraria (categoria B), a terre boschive e pascolive (categoria A) e date in concessione ai titolari di campeggi. L’obiettivo era quello di riqualificare le aree attraverso dei piani di cultura e di conservazione della pineta in concomitanza all’insediamento dei campeggi. Di fatto, sulle aree sarebbero stati realizzati manufatti abusivi, che non sono stati sanati e che non possono essere sanati. "Sulle quote – si legge del deliberato regionale – sono stati realizzati manufatti di tipo turistico o abitativo e, conseguentemente, non si riscontrano quelle migliorie agrarie sostanziali e permanenti che possono giustificare la concessione dei suoli". Stesso discorso per i suoli demaniali dove non sono stati costruiti dei manufatti << le stesse risultano prive di migliorie agrarie, pertanto, sono reintegrate – precisa il deliberato regionale - nella massa collettiva del Comune di Capaccio, e con rigetto di tutte le opposizioni  prodotte dagli occupatori abusivi del civico demanio".  Il Tar però ha dato ragione al Comune e ai titolari dei campeggi.



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